Zeman fa svuotare la sala stampa a Foggia: i giornalisti sentono una frase e se ne vanno
La semifinale di andata dei playoff di Serie C tra Foggia e Pescara, giocatasi domenica sera allo stadio Zaccheria, si è conclusa con un 2-2 che lascia tutto aperto in vista del match di ritorno, in programma il prossimo 8 giugno in casa degli abruzzesi. In virtù del pareggio – e dell'assenza del valore superiore dei gol segnati in trasferta – si ripartirà da zero, con eventuali supplementari e rigori previsti in caso di nuovo risultato in parità al termine dei tempi regolamentari.
La vincente della sfida affronterà poi in finale la vincente dell'altra semifinale tra Lecco e Cesena (2-1 per i romagnoli l'andata vinta fuori casa): da lì uscirà la quarta squadra che andrà a fare compagnia a Catanzaro, FeralpiSalò e Reggiana, già promosse direttamente in Serie B avendo vinto i rispettivi gironi della C.
Il match dello Zaccheria peraltro ha visto andare in scena un'appendice velenosa nel dopo partita, tra il tecnico del Pescara Zdenek Zeman – che sedeva sulla panchina dei Satanelli nella scorsa stagione, per la quinta volta nella sua carriera, salvo poi andare via a fine anno per i rapporti pessimi col presidente Canonico – e i giornalisti locali. L'episodio scatenante è stata una battuta del 76enne tecnico boemo durante la conferenza stampa nel ventre dello stadio, quando gli è stato chiesto se avesse scambiato qualche parola con l'allenatore avversario Delio Rossi, col quale lo lega il curioso filo di essere stati entrambi più volte sulle panchine di Foggia e Pescara.
"Non l'ho visto proprio, non so dove'era. L'ho cercato io, non mi ha cercato lui. Si è creata una rivalità che per me non esiste, però so chi l'ha creata – ha risposto Zeman, battendo la mano sul tavolo – Se a Pescara lo andrò a salutare? In casa di solito io saluto gli allenatori".
Qualcuno a quel punto ha rilanciato la questione del rapporto con Delio Rossi, chiedendo di dire apertamente chi aveva creato la rivalità tra i due. "Immaginala tu un po'", ha risposto il boemo, al che si è sentita una voce dalla sala dire: "È sempre colpa dei giornalisti". Zeman ha colto la palla al balzo e ha ribattuto: "Vabbè, ce ne stanno pochi giornalisti a Foggia".
A quel punto, ritenendosi offesi, la maggior parte dei giornalisti presenti si è alzata poco dopo e ha lasciato la sala stampa, mentre il boemo rincarava la dose: "Quelli che stanno andando via non sono giornalisti…". C'eravamo tanto amati: 30 anni fa era il ‘Foggia dei miracoli', oggi di Zemanlandia restano astio e risentimento.