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Zaniolo si trova davanti Ibrahimovic e va in tilt: “Mi sono vergognato, non ho avuto il coraggio”

Zaniolo ha chiuso la stagione nel miglio modo possibile con la Roma ma c’è stato un incontro che lo ha sconvolto. Le sirene di mercato sono tantissime per lui.
A cura di Vito Lamorte
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Si parla sempre tanto di Nicolò Zaniolo. Per ogni situazione, che sia positiva o negativa. Il calciatore classe 1999 della Roma dopo un periodo molto complicato, che lo ha visto costretto a fermarsi per due infortuni molto gravi, si è preso la soddisfazione di realizzare la rete che ha permesso ai giallorossi di vincere la prima edizione della Conference League e di riportare un torneo europeo in Italia dopo più di dieci anni.

La sua è stata una stagione con alti e bassi, con 42 presenze condite da 8 reti e 9 assist in 2.884 minuti, ma nell'intervista a SportWeek il giovane trequartista ha dichiarato: "L’obiettivo di quest’anno era non fermarsi, riprendere continuità e tornare ad essere un calciatore. Ho segnato 8 gol, che a qualcuno sembrano pochi, ma era da folli pensare che potessi farne 25-30 dopo due anni senza pallone. E poi, abbiamo regalato ai nostri tifosi un trofeo che mancava da tantissimo. Quindi, è andata benissimo".

Nonostante il suo contratto scadrà nel giugno del 2024, Zaniolo non è considerato incedibile dai giallorossi: per farlo partire i capitolini chiedono almeno 60 milioni di euro. Al suo nome sono stati accostati club come il Milan e la Juventus e lui ha parlato così di questa situazione: "L'interesse delle grandi squadre mi fa piacere. Se pensano a te significa che vali. E questo non mi distrae. Se dovessi lasciare la Roma mi mancherebbero tante persone, non solo Abraham".

Tra le squadre interessante, c'è anche la Juve e a chi gli chiede se sarà l'erede di Paulo Dybala in bianconero ha risposto così: "È un giocatore fantastico, vediamo. La vita è imprevedibile, mi alleno e aspetto". 

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Sulla vittoria della Conference League a Tirana si è espresso così: "Abbiamo regalato ai tifosi un trofeo che mancava da tantissimo. La stagione è andata benissimo. Con il gol segnato al Trabzonspor ho pensato ‘Sono finalmente tornato a giocare'. Contro il Bodo invece ho giocato la partita perfetta, in cui ti riesce tutto". 

Zaniolo è sempre stato descritto come un ragazzo con la testa altrove rispetto al campo e i suoi critici gli hanno spesso rinfacciato la dimensione da star assunta dopo l'esplosione con la Roma prima dell'infortunio. Le sue parole fanno trasparire un ragazzo molto differente da quello che si vede da fuori, anche se spesso anche lui ci mette del suo per alimentare le polemiche.

A raccontare meglio questa dimensione del ragazzo nato a Massa sono le parole sull'incontro col suo idolo Zlatan Ibrahimovic: "Ecco, tra gli obiettivi raggiunti in questa stagione c’è la nostra partita insieme, che hanno vinto loro 3-1, ma che per me è stata comunque bellissima. Io ho coronato un sogno. Non ho avuto il coraggio di avvicinarmi, mi sono vergognato… Ma l’ho studiato da lontano: per l’approccio alla partita, per come si muove da leader carismatico, Ibra è un fenomeno. E sono contento che abbia vinto lo scudetto, lui ha riportato in alto il Milan e se lo meritava. È l’ultimo? Se lui ha ancora voglia…". 

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