Zaniolo quasi in lacrime mentre racconta alla famiglia cosa ha fatto: decisive le chat con Fagioli
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Lo scandalo legato alle scommesse nel mondo del calcio che ha coinvolto in primis Nicolò Fagioli della Juventus e adesso Nicolò Zaniolo e Sandro Tonali sono al centro delle indagini della Procura di Torino, con le prime "confessioni". Il tutto, mentre si attendono ulteriori "rivelazioni" che Fabrizio Corona sta gestendo nel tempo e che annunciano un quarto calciatore di Serie A, tesserato della Roma e in attesa degli esiti sugli smartphone e tablet sequestrati dalla polizia.
Scoop e colpi di scena all'ordine del giorno, che sta sconvolgendo il mondo del calcio e indignando l'opinione pubblica su uno scandalo dalle proporzioni ancora indefinite. Giovani , belli e famosi, che sembrerebbero avere tutto e che si ritrovano a essere coinvolti in una situazione più grande di loro dalla quale adesso sarà difficilissimo riemergere.
Nicolò Zaniolo e Sandro Tonali oltre ad essere stati raggiunti dalle forze dell'ordine che hanno presentato loro gli avvisi di garanzia a Coverciano, dove hanno anche sequestrato loro i tablet e cellulari, ora sotto verifica per capire la reale entità del possibile reato, hanno dovuto dare una serie di risposte a chi da sempre è loro vicino. Hanno confessato a famiglia, parenti, amici, procuratori che il gioco online era prassi, sull'orlo di una crisi di pianto come nel caso di Zaniolo, come riporta Repubblica. E gli avvocati si sono messi subito in moto, procedendo ad una linea difensiva da presentare al più presto per sottolineare almeno l'estraneità di scommesse su eventi sportivi, tantomeno calcistici.

Potrebbe passare come un particolare secondario, ma sarà comunque essenziale per il destino soprattutto sportivo dei due giocatori. Che hanno ammesso l'utilizzo di piattaforme online illegali, ma per scommettere e giocare d'azzardo, tra poker e black jack. Hanno anche ammesso l'amicizia che li lega con Nicolò Fagioli – riporta ancora Repubblica – ma negando di avere con lui giocato su partite di Serie A o altri eventi di calcio. Su questo argomento, gli inquirenti faranno luce, soprattutto attraverso l'analisi dei contenuti dei tablet e degli smartphone sequestrati. Già si conoscono i siti "incriminati" e ci sono state conferme su importanti movimenti di denaro. Resta l'ultima domanda: c'entra anche il calcio con le loro scommesse?
E' ciò che sta cercando di rintracciare la polizia per trovare ciò che al momento ancora non c'è: la prova che abbiano scommesso sul calcio. Si stanno tracciando i metodi di pagamento, i flussi, le piattaforme utilizzate, per capire se oltre all’utilizzo di portali illegali siano stati commessi altri illeciti. Fondamentali sono a questo punto i contenuti delle chat con Fagioli, nelle quali sembra si parlasse anche di scommesse. Ma è presto per tirare le somme: Fagioli si è autodenunciato, Zaniolo e Tonali hanno ammesso gioco d'azzardo e l'utilizzo di piattaforme illegali. Il resto è in mano agli inquirenti.