Zaniolo ha imparato la lezione: “Le panchine di Mourinho mi hanno fatto riflettere”
Ha le spalle larghe Nicolò Zaniolo. Dopo la panchina contro il Genoa e lo spezzone finale a Venezia, il talento giallorosso si è ripreso una maglia da titolare nella Roma in Conference League. Mourinho è tornato a dargli fiducia nella sfida con lo Zorya, schierandolo nelle vesti di esterno offensivo, e ha ottenuto in cambio una prestazione d'altissimo livello, con un assist e un gol. E nel post-partita Nicolò ha parlato del suo momento rispondendo con grande maturità e dimostrando di aver saputo trarre il massimo dall'ultimo periodo non troppo fortunato a livello individuale.
Si era parlato a lungo della sua giusta collocazione tattica e di come Mourinho, lo vedesse soprattutto come attaccante. L'importante per Zaniolo è giocare, non conta dove soprattutto grazie al suo talento e alla sua duttilità. Questa sera Mourinho gli ha dato delle indicazioni precise: "Vittoria importante per la squadra, perché il turno non era facile visto la situazione dove eravamo e non eravamo certi. Non conta la prestazione personale, ma il collettivo. Io posso giocare ovunque in avanti. Il mister mi ha detto di giocare lì e io sono a completa disposizione della squadra".
Nelle ultime due giornate di Serie A, Zaniolo ha trovato pochissimo spazio. Un'occasione importante per riflettere e crescere ulteriormente: "Le panchine di fila mi hanno fatto riflettere, sono state scelte del mister e io le ho accettate. Ho fatto il mio dovere, vivo di pressioni e mi piace essere sotto pressione e rispondere sul campo". Cosa ha imparato dunque Zaniolo da questi primi mesi di convivenza con il nuovo allenatore della Roma Mourinho: "Mourinho mi ha insegnato a non accontentarsi della buona partita e della buona prestazione. Possiamo sempre chiedere di meglio, bisogna sempre migliorare".