Zaniolo è nella Lista Uefa della Roma: ha presentato un certificato medico, non può allenarsi
Il nome di Nicolò Zaniolo figura nella Lista Uefa comunicata dalla Roma alla Federazione in occasione della ripresa dell'Europa League. Perché c'è anche lui se, come appreso nei giorni scorsi dopo la tormentata vicenda di mercato, risulta fuori dal progetto tecnico? È la domanda che sorge spontanea e può trovare spiegazione in un paio di motivazioni essenziali: mettersi al riparo da eventuali ripercussioni legali e, più ancora, rispettare i termini dell'accordo sul piano di rientro finanziario ("settlement agreement") sancito con la Uefa. Il club non potrebbe iscrivere a bilancio l'incasso di una futura cessione qualora lo escludesse dalla Lista.
In buona sostanza non si tratta di una riabilitazione né di pace sancita, per la società il numero 22 resterà tale solo sulla carta, per una mera formalità burocratica (è nell’elenco dei giovani formati in Italia). La proprietà americana dei Friedkin è delusa, non lo ha perdonato per l'atteggiamento avuto nelle ultime settimane né ha gradito i concetti espressi nella lettera con la quale il calciatore diceva di tendere una mano e "mettersi a disposizione della famiglia Roma".
Cosa succede ora? Zaniolo non tornerà a Trigoria per il prossimo mese, nemmeno per allenarsi da solo. C'è una ragione ulteriore. Quando lo farà? Dipende dalla sue condizioni di salute mentale: lo scorso 31 gennaio (al termine della sessione di mercato invernale e dopo il trasferimento fallito al Bournemouth, ndr) ha spedito alla Roma un certificato medico nel quale viene menzionata una forma di "disagio psicologico" che, di fatto, gli impedisce di svolgere regolarmente le sessioni di lavoro. Cosa lo ha provocato? Il forte stress emotivo provocato dalla pressione, dal tentativo di aggressione dei tifosi e dal clima scaturito dalla sia richiesta di cessione.
La visita a cui si è sottoposto il calciatore ha confermato il tormento interiore e la necessità di beneficiare di un periodo di riposo e tranquillità almeno fino a nuovo controllo che dirà se Zaniolo avrà ritrovato o meno quella serenità che gli è necessaria per rientrare ad allenarsi. Senza quel responso sarà completamente esentato dal presentarsi al centro sportivo, se ne riparlerà tra 30 giorni.
La strada è ormai tracciata, non c'è possibilità che la vicenda si ricomponga e le parti si stringano la mano cancellando i dissapori: giungere al termine della stagione lasciando che il tempo scorra poi a giugno sarà addio è quel che accadrà, l'unica opzione possibile da separati in casa.