Yoshida alla Koulibaly: lascia l’intervista e prova a farsi giustizia da solo contro i razzisti
Serata da dimenticare per il Giappone in Arabia Saudita. La nazionale di calcio nipponica è stata sconfitta 1-0 dai padroni di casa nel match valido per il girone asiatico delle qualificazioni ai Mondiali. Come se non bastasse, gli ospiti si sono lamentati a più riprese per il comportamento dei tifosi biancoverdi protagonisti di gesti discriminatori. Yoshida nel post-partita ha abbandonato l'intervista e si è scagliato contro alcuni sostenitori presenti sulle tribune.
Subito dopo il fischio finale del match di Jeddah, il capitano del Giappone Maya Yoshida si è presentato davanti ai microfoni della stampa, nel classico "angolo" allestito a bordo campo. Il difensore della Sampdoria si è ritrovato praticamente di fronte alla curva, ed è stato sbeffeggiato da alcuni sostenitori. Visibilmente arrabbiato, Yoshida ha risposto ad alcuni di loro, prima di lasciare la postazione e dirigersi minacciosamente verso gli spalti. Qui c'è stato un acceso scambio d'opinioni, con il calciatore che a più riprese ha puntato il dito contro alcuni tifosi arabi.
Un funzionario ha provato a riportare la situazione alla calma, con Yoshida che molto arrabbiato è tornato negli spogliatoi. Prima però ha voluto spiegare il motivo della sua reazione, legato a particolari insulti ricevuto di stampo discriminatorio: "Ci sono stati dei gesti discriminatori (secondo alcune indiscrezioni, alcuni tifosi avrebbero mimato gli occhi a mandorla, ndr). È difficile da accettare, è successo anche nelle altre gare di qualificazione. È una situazione molto deludente". Una brutta serata dunque per il Giappone che deve già fare i conti con i risultati negativi, con 3 punti in altrettante partite e il rischio di non accedere a Qatar 2022. Il prossimo match contro l'Australia potrebbe essere decisivo.