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Guerra in Ucraina

Yaremchuk si emoziona dopo la partita: “È difficile, la mia gente sta combattendo per l’Ucraina”

Roman Yaremchuk si è emozionato al termine della gara Benfica-Ajax. L’attaccante ucraino pensa a ciò che sta accadendo in Ucraina: “La mia gente sta combattendo e io ora posso solo farlo in campo”.
A cura di Fabrizio Rinelli
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Roman Yaremchuk ha parlato in diretta al termine della gara vinta 1-0 dal suo Benfica contro l'Ajax. Un successo che qualifica i portoghesi ai quarti di finale di Champions League dopo il 2-2 dell'andata. Un risultato a sorpresa dato che gli olandesi erano i favoriti sulla carta. L'attaccante è entrato in campo nel secondo tempo al posto di Everton provando a tenere alta la palla lontana dalla porta del Benfica. Inevitabile però non approfondire ciò che sta accadendo in Ucraina, con la guerra che ha messo in ginocchio un intero Paese a seguito dell'invasione russa dello scorso 24 febbraio.

Yaremchuk in quei giorni fu uno dei giocatori ucraini ad andare in gol e mostrare una maglietta con uno stemma a sostegno della resistenza ucraina. In campo sta vivendo la sua battaglia personale sperando che tutto questo presto possa finire. Intervistato da BT Sport, dopo il successo sull'Ajax, ha ribadito un concetto ben preciso. Visibilmente emozionato e in difficoltà a rispondere a quella domanda sull'attuale momento in Ucraina, Yaremchuk ha parlato senza filtri: "È una domanda difficile per me, anche se sono un professionista – ha detto – I miei amici stanno combattendo in Ucraina, la mia gente sta combattendo in Ucraina e io non posso fare altro che combattere qui".

L'attaccante del Benfica sospira e poi ripensa a tutto ciò che sta vivendo il suo popolo. Vorrebbe dare una mano, aiutarlo in qualche modo, ma in questo momento può solo sostenerlo con tutte le sue forze: "Non posso combattere lì, ma devo combattere in campo mostrando il mio Paese attraverso il calcio" ha detto a BT Sport visibilmente commosso. "La mia gente combatte in Ucraina e io ho bisogno di combattere qui – ribadisce – Non posso combattere, ma posso lottare qui in campo”. 

Lo scorso 28 febbraio, al minuto 62 di Benfica-Vitoria Guimaraes, ventiquattresima giornata del campionato portoghese, tutto lo stadio Da Luz si alzò in piedi dopo il suo ingresso in campo. Il pubblico di casa decise di riservargli una standing ovation con i compagni di squadra che hanno deciso di lasciargli la fascia di capitano. Yaremchuk, visibilmente commosso, non è poi riuscito a trattenere le lacrime.

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