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Yaremchuk entra e riceve la fascia di capitano, poi non ce la fa: la sua Ucraina sta morendo

L’ingresso in campo di Roman Yaremchuk durante Benfica-Vitoria Guimaraes è stato da brividi: l’attaccante ucraino non ha retto all’emozione.
A cura di Paolo Fiorenza
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Non è stato un inizio di anno facile per Roman Yaremchuk, 26enne attaccante ucraino del Benfica, prima positivo al Covid a gennaio, poi fermo per un problema all'occhio a febbraio. Dal suo rientro l'ex Dinamo Kiev e Gent non è mai stato titolare nelle tre partite giocate dal club di Lisbona ed anche domenica è subentrato dalla panchina nel match casalingo contro il Vitoria Guimaraes.

Il tecnico Nelson Verissimo lo ha inserito al quarto d'ora del secondo tempo al posto di Darwin Nunez, che aveva segnato una doppietta e messo al sicuro il risultato sul 3-0, che poi sarebbe stato il punteggio finale. L'ingresso in campo di Yaremchuk è stato un momento toccante, per la reazione del pubblico che affollava gli spalti dell'Estadio da Luz ed il crollo emotivo del giocatore ucraino. L'abbraccio dei tifosi del Benfica nei confronti del figlio di una patria sotto attacco è stato così caldo ed avvolgente che Yaremchuk una volta entrato in campo non è riuscito a trattenere le lacrime.

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Il coinvolgimento dei suoi compagni non è stato da meno, visto che al momento del cambio Vertonghen è corso a bordo campo e si è sfilato la fascia di capitano, mettendola al braccio dell'attaccante ucraino. Poi l'urlo dei tifosi è diventato sempre più forte, i cartelli di sostegno all'Ucraina hanno dipinto lo stadio di giallo e azzurro e Yaremchuk a quel punto non ce l'ha fatta. Troppo forte l'emozione pensando alla sua terra martoriata dall'aggressione russa, ai suoi cari rimasti a casa ed ora in pericolo di vita.

Yaremchuk riceve la fascia di capitano da Vertonghen
Yaremchuk riceve la fascia di capitano da Vertonghen

In quel momento l'attaccante della Nazionale si è sciolto in un pianto in cui c'è tutta la sofferenza di un popolo. È lo stesso pianto del suo connazionale Zinchenko sabato durante Everton-Manchester City, il pianto di tutti coloro che pensano che sia impossibile assistere impotenti alle scene di morte che arrivano continuamente dal campo di guerra dell'Ucraina. La speranza è queste lacrime smettano di scorrere il prima possibile, così come il sangue di tante persone innocenti.

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