Yannick Noah impugna il telefono e impazzisce, urla disumane: “Sono stanco! Ogni volta!”
Maledizioni. Imprecazioni. Urla disumane. Sembrano le invettive di uno stregone che scaglia incantesimi. La location (è in una capanna di un villaggio in Camerun), l'abbigliamento (ha un cappuccio che gli cala sugli occhi) e l'espressione di rabbia aiutano a reggere bene la scena. Si fosse trovato al Santiago Bernabeu, Yannick Noah sarebbe sceso negli spogliatoi e avrebbe fatto sfracelli. L'obiettivo dello sfogo, che esplode per tanta frustrazione, non è l'arbitro (sull'olandese Danny Makkelie s'è abbattuta l'ira funesta del presidente, Al-Khelaifi) ma la squadra che ancora una volta ha deluso le attese.
Il Paris Saint-Germain aveva la qualificazione in pugno, sembrava fatta dopo quel gol di Mbappé (l'ennesimo dopo la rete dell'andata) e invece ha rovinato tutto. Fuori agli ottavi di finale dopo una campagna acquisti sontuosa e aver cullato ambizioni di vittoria. La squadra di Pochettino è crollata sotto i colpi di Benzema (tripletta). S'è inchinata alla classe senza età di Modric (che ha schiantato anche Messi). È franata sulle gambe d'argilla di Donnarumma, protagonista di un errore grossolano che ha provocato il pareggio del Real e gli ha restituito fiducia per la rimonta. È stata tradita dalle sue stelle, una in particolare: l'ex Barça, un fantasma del campione ammirato in blaugrana.
Diciassette minuti sono stati infatti sufficienti all'attaccante francese (quello sulla sponda spagnola) per infliggere al Psg l'ennesimo trauma. Quello di Madrid è solo l'ultimo di una serie durissima che annovera le esclusioni maturate contro i catalani nel 2017, contro lo stesso Real nel 2018 e l'anno dopo (2019) per mano del Manchester United, fino ai cazzotti nello stomaco presi in finale contro il Bayern Monaco o nella scorsa stagione dal Manchester City.
Tremendo davvero per i tifosi parigini. La reazione dell'ex tennista fotografa bene qual è lo stato d'animo attuale. "Sono stanco! Sono stanco di questa squadra che perde sempre! Sono stanco! Basta… sono stufo". Poco dopo, sbollito il nervosismo, Noah pubblicherà una foto dal tenore completamente differente: in una confezione di plastica ci sono dei pesci rossi… li guarda e trova pace. "Per dimenticare la sconfitta del PSG #mental, #arttherapy #laloose", scrive a corredo del messaggio.
L'insofferenza e l'amarezza si mescolano in una miscela esplosiva per l'ex campione francese di tennis. Lui, vincitore del Roland-Garros nel 1983, fu scelto come motivatore della squadra nel '96, in occasione della vittoria in Coppa delle Coppe conquistata battendo in finale il Rapid Vienna. Michel Denisot, allora presidente del Psg, lo chiamò perché aiutasse i calciatori a trovare la giusta concentrazione, a gestire la pressione dell'incontro, a incanalare le energie nello sforzo decisivo per vincere il trofeo. Sarà per la prossima volta.