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Yamal racconta le ore del blackout in Spagna prima di Barcellona-Inter: “Eravamo tutti nervosi”

L’attaccante del Barcellona Lamine Yamal alla vigilia della semifinale di Champions League con l’Inter ha parlato anche del blackout che ha coinvolto la Spagna.
A cura di Alessio Morra
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Alla vigilia della semifinale di andata di Champions League tra Barcellona e Inter è stato scelto Lamine Yamal da affiancare al tecnico Flick. L'attaccante a nemmeno 18 anni si appresta a giocare la 100ª partita ufficiale della sua carriera. Si è mostrato molto sicuro di sé Yamal, che ha parlato dell'Inter, dell'amore per il club blaugrana e ha rifilato pure un paio di stilettate al Real Madrid, appena sconfitto in finale di Coppa del Re.

Yamal e l'Inter: "Lautaro mi piace molto"

Le prime domande sono state relative all'Inter e alla difesa dei nerazzurri, che in Champions è stata quasi insuperabile: "Tutti sanno che in difesa sono una squadra molto forte, che ha nelle transizioni il proprio principale punto di forza. Però anche noi siamo bravi, specie nel palleggi".

Dell'Inter ha incensato Lautaro: "Lui è uno dei giocatori che mi piacciono di più. L'Inter è un mix, quando ha il possesso sa giocare bene ed è una delle migliori d'Europa in contropiede, è una squadra che mi piace molto vedere". Poi è stato anche interpellato sul momento negativo dei nerazzurri, che hanno subito tre ko di fila: "Credo che una semifinale di Champions sia un contesto molto diverso da quello di una partita di campionato. Penso che daranno il massimo come noi".

Il blackout ha reso nervoso il Barcellona

È stato interrogato anche sul blackout che ha coinvolto la Spagna lunedì. Yamal ha ammesso candidamente che non sapeva cosa fare e ha aggiunto: "Non sapevo che fare, sono stato tutto il giorno con la squadra. Il blackout ci ha resi tutti molto nervosi. Poi una volta tornati alla normalità abbiamo pensato solo alla semifinale".

Il paragone con Messi e la finale con il Real Madrid

A Yamal è stato chiesto come ammazzerà il tempo prima della partita: "Farò qualcosa sui social, lo faccio per passare il tempo, per non annoiarmi a casa". Rifugge il paragone con Messi, giustamente, il 2007 spagnolo che vorrebbe essere ricordato un giorno così: "Mi piacerebbe dicessero che sono un bravo giocatore e una persona rispettosa e rispettata. La cosa più importante è l'educazione, come mi hanno insegnato i miei giocatori a casa".

L'esterno del Barcellona è pronto a giocare un'altra partita importante dopo quella con il Real Madrid vinta in Coppa del Re, un match tanto bello quanto stancante: "Abbiamo sofferto tanto a livello fisico: eravamo stanchissimi, ma credo che valga per tutti in una finale con il Madrid e credo che a quel punto faccia il cuore, più delle gambe. A volte in stagione è mancato, questa volta no".

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