Xavi lo ha chiesto ad ogni giocatore: due domande precise per capire chi è da Barcellona
All'indomani del pareggio sul campo dell'Eintracht nei quarti di Europa League, si continuano a tessere le lodi del Barcellona di Xavi. L'azione dell'1-1 dei blaugrana in terra tedesca è stato un capolavoro che ha ricordato ai tifosi una delle consuete trame di gioco di quella squadra che stupì il mondo sotto la gestione di Pep Guardiola. Il suo giovane erede continua a ricevere consensi, per essere riuscito dal momento del suo arrivo a lavorare bene, restituendo ai catalani, un Barcellona competitivo, spettacolare e vincente.
Ecco allora che dopo un inizio tra alti e bassi, con il tracollo in casa del Bayern in Champions e quello in casa contro Real nell’andata del Clasico che sembrava poter vanificare il suo lavoro, il suo Barcellona ha spiccato il volo. L’ultima sconfitta risale addirittura al 20 gennaio, e il suo 4-3-3 impreziosito anche dagli innesti arrivati nella finestra del mercato invernale è affidabilissimo. Tante le gioie, in primis quella della vendetta nel ritorno contro le merengues, con quel 4-0 al Bernabeu che ha fatto tanto rumore. Una rimonta super che ha permesso ai blaugrana di portarsi al secondo posto della Liga, con un match da recuperare.
L'entusiasmo è alle stelle e il futuro sembra roseo, con tutto l'ambiente che sembra aver dimenticato il difficile inizio di stagione sotto la gestione Koeman. Squadra poco brillante, e spogliatoio diviso, per un gruppo travolto dalle polemiche per i risultati deludenti. Xavi è riuscito a curare tutti i mali del gruppo e basti pensare che anche Dembélé, che era in rottura con la società e i tifosi per la questione del mancato rinnovo sembra essere rinato. Come ha fatto l'ex centrocampista ad ottenere questi risultati?
Alla base, oltre alla disciplina, alla sua filosofia tattica e conoscenza dell'ambiente anche un rapporto eccezionale con tutti i calciatori. Sin dal momento del suo arrivo infatti, Xavi avrebbe impostato il tutto all'insegna del classico "patti chiari e amicizia lunga". Il tutto può essere sintetizzato dalle due domande poste in particolare ad ogni singolo componente del suo gruppo, svelate da Sport.es. La prima "Sei disposto a correre per la squadra?" e la seconda "Vuoi entrare al 92° minuto?". A quanto pare nessuno ha risposto in modo negativo a queste due domande fatte con l'obiettivo di assicurarsi il massimo impegno di tutta la rosa. E i risultati sono sotto gli occhi di tutto.