Williams nasconde il suo dolore in USA-Galles: prima della partita aveva pianto per ore
Neco Williams non ha retto l'emozione e a fine partita è scoppiato in lacrime. Nel suo pianto c'è di più. Non solo la gioia di essere riuscito, con il suo Galles, a riacciuffare una parta che sembrava perfetta contro gli USA e pareggiata nel finale grazie a un rigore di Bale, ma per un motivo ben più grande. Il tutto è accaduto pochi istanti prima che la nazionale di Page scendesse in campo per affrontare gli statunitensi. Un retroscena che si è scoperto però solo a fine partita quando tutta la squadra, compreso il Ct del Galles, sono corsi ad abbracciare il giocatore classe 2001 del Nottingham Forest.
Lo hanno consolato mentre il giovane terzino sinistro era letteralmente esploso in un pianto liberatorio. Una reazione frutto di un dolore che ha covato per più di 90 minuti visto l'enorme recupero assegnato dall'arbitro. A rivelare il motivo del suo pianto è stato lo stesso giocatore sui suoi account social pubblicando un lungo messaggio: "Ieri è stata la notizia più dura che abbia mai dovuto affrontare, quella di ascoltare mia madre che mi diceva che mio nonno è morto la scorsa notte. Passare dal piangere tutto il giorno all'inizio di una partita di Coppa del Mondo è stato estremamente difficile ma ce l'ho fatta grazie al supporto dei miei compagni di squadra e della mia famiglia".
La stella del Nottingham Forest è stata vista in lacrime al fischio finale ed è stata confortata da Page e da alcuni suoi compagni di squadra. Dopo essere stato seguito dalle telecamere mentre usciva dal campo, Williams ha poi detto: "Era per te, nonno". Si è inginocchiato sul rettangolo verde al triplice fischio e ha alzato le braccia verso il cielo.
Ha dedicato a lui quel pareggio, un risultato che sembrava insperato e raggiunto solo nei minuti finali della partita. Una liberazione totale per lui che ha giocato per 90 minuti ed è stato uno dei migliori in campo nella squadra di Page. Nonostante i suoi 21 anni, Williams ha infatti mostrato grande maturità cercando di sgomberare la mente da quel tragico pensiero e concentrarsi per 90 minuti e poco più alla prima partita dei Mondiali con il suo Galles.
Motivo per cui l'abbraccio della squadra a fine partita è stato di enorme significato. Tutti hanno apprezzato il suo atteggiamento in campo e suoi social è stato abbracciato virtualmente anche dai tifosi, all'oscuro di tutti fino al triplice fischio dell'arbitro. In una recente intervista alla BBC, Williams parlò proprio di suo nonno che era stato un calciatore ma che per via di alcuni infortuni aveva dovuto smettere di giocare. "Ho continuato quello che avrebbe potuto essere per lui" ha detto. E a giudicare dalla gara di Williams e quella del Galles, c'è da scommetterci che suo nonno sia stato più che fiero di lui.