Werner non segna neanche a spingerla, Di Canio lo massacra: “Sembra che stia giocando tra amici”
Il Chelsea va via da Madrid con un pareggio per 1-1 che alla fine non dispiace a Tuchel, che potrà giocarsi le carte per la finale potendo contare anche sullo 0-0 nel ritorno di Stamford Bridge. Verdetto dunque rinviato alla settimana prossima, ma con qualche rimpianto in più per i Blues che nella prima parte della gara si sono resi più pericolosi di un Real apparso timido. In particolare grida vendetta la rete letteralmente mangiata da Timo Werner al 10′, quando l'attaccante tedesco solissimo sulla linea dell'area piccola ha centrato in pieno Courtois.
Un gol sbagliato più che una parata miracolosa del portiere belga, cui ha parzialmente posto rimedio Pulisic mettendo a segno poco dopo il vantaggio del Chelsea. L'errore di Werner si è incastonato peraltro in una prestazione personale complessivamente deludente, che conferma quanto visto nell'intera sua prima stagione a Londra: numeri molto poveri se rapportati a quelli da mitragliatore del Lipsia (11 gol in 44 presenze complessive in tutte le competizioni), ma soprattutto tenendo conto della cifra sborsata da Abramovich per portarselo a casa l'estate scorsa, 60 milioni.
Nel dopo partita, i commenti dagli studi di ‘Sky' sono stati impietosi, in particolare quello di Paolo Di Canio: "L'errore è qualcosa di clamoroso, non è da giocatore importante, lo appoggia come se stesse giocando tra amici, la tocca piano. È un giocatore di ripartenza, ma non è scaltro". Parole cui fa sponda anche Paolo Condò: "Ad un certo punto ha un corridoio dritto per la porta, poi si allarga, ma perché…".
Insomma, quello che per 4 anni al Lipsia è apparso un bomber tra i migliori d'Europa sembra essersi imbrocchito, oppure evidentemente erano sbagliati i giudizi di prima che lo sopravvalutavano. A mediare con la consueta saggezza, ci pensa Fabio Capello, che spiega come le maggiori colpe non debbano ricadere sulle spalle di Werner: "I movimenti non erano tanto sbagliati, secondo me ha più colpa chi gli ha passato la palla. Kanté ha fatto una partita strepitosa, però negli ultimi metri ha dimostrato i suoi limiti, quella qualità di passaggio che è fondamentale per l'attaccante che riceve la palla giusta per controllare e tirare".
Quello che è certo è che anche Tuchel dopo 66 minuti ne ha avuto abbastanza, sostituendo il suo bomber dalle polveri bagnate con Havertz.