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Mondiali in Qatar 2022

Wenger dice che ai Mondiali gioca meglio “chi ha pensato al calcio e non alla politica”

Arsene Wenger, attuale direttore del settore sviluppo del calcio della FIFA, ha rilasciato alcune dichiarazioni sull’esito della fase a gironi dei Mondiali 2022 e ha lanciato una frecciata alla Germania.
A cura di Vito Lamorte
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La FIFA detta la linea, e quella deve essere. Non c'è opportunità di discutere o criticare, altrimenti arrivano le sanzioni. Questo è stato il modo di agire dell'ente che governa il calcio mondiale fin dalla vigilia della Coppa del Mondo 2022 in Qatar. 

Quello che è accaduto con i capitani della nazionali che volevano indossa la fascia arcobaleno ‘One Love' ne è l'esempio lampante: aver paventato le sanzioni ai calciatori ha portato ad un passo indietro di tutti ma ad una reazione piuttosto compatta di una parte dell'opinione pubblica che non si è girata dall'altra parte negli anni scorsi dopo le denunce di sfruttamento, le normative sui diritti civili e sulle libertà individuali.

In merito a questa situazione si è espresso anche Arsene Wenger, che con una dichiarazione ha spiazzato tutti ribadendo la linea della FIFA in maniera piuttosto netta e lanciando una vera e propria frecciata alla Germania, che non ha superato la fase a gironi.

L'ex allenatore dell'Arsenal, che è l'attuale direttore del settore sviluppo del calcio della FIFA, ha parlato così domenica durante un briefing con i media: "Posso dire che le squadre che non hanno deluso nella prima fase e nella prima gara sono state quelle che hanno esperienza. Penso a Francia, Brasile, Inghilterra. Inoltre, hanno fatto bene le squadre che sono arrivate pronte mentalmente, dando priorità al calcio e non a dimostrazioni politiche".

La federazione calcistica tedesca è stata la più esplicita nella protesta e a differenza di Danimarca, Belgio, Olanda, Galles, Inghilterra e Svizzera ha mostrato il suo dissenso con una foto che è già entrata nella storia: prima della gara contro il Giappone tutti i calciatori nella foto di rito si sono portati la mano davanti alla bocca per manifestare la loro posizione contro la FIFA che gli aveva impedito di esprimere il loro parere sulla situazione dei diritti umani del Qatar e per il trattamento riservato ai lavoratori migranti.

Delle squadre che avevano intenzione di indossare la fascia ‘One Love' solo Inghilterra, Olanda e Svizzera hanno superato il turno mentre le altre sono state eliminate al primo turno: per questo motivo Wenger ha colto la palla al balzo per ribadire la linea della FIFA e sottolineare come la concentrazione su altri temi ha distolto i calciatori dall'obiettivo sportivo.

Un colpo davvero molto basso quasi al pari della manifestazione di gioia dello show televisivo "Qatar Affairs", dove la nazionale tedesca è stata derisa e umiliata dai conduttori, che si sono coperti la bocca con una mano e hanno salutato con l'altra irridendo la protesta fatta dai giocatori della Die Mannschaft prima della gara col Giappone. Che lo faccia un programma tv ‘di parte' è un conto, che lo faccia un rappresentante FIFA è altra cosa.

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