Weghorst segna con lo United e si commuove: i compagni lo chiamano ancora con l’insulto di Messi
Un momento perfetto dopo le tante critiche piovute nel corso della settimana: nella partita di Europa League contro il Betis Wout Weghorst ha segnato il suo primo gol con la maglia del Manchester United a Old Trafford.
Nel gelo del Teatro dei Sogni l'attaccante olandese ha sfruttato una respinta del portiere a otto minuti dalla fine per mandare il pallone in rete, lasciandosi poi andare a un urlo liberatorio seguito da lacrime di commozione, coperte subito dall'abbraccio dei suoi compagni di squadra.
La sua è la rete del 4-1, ma pesa come un macigno per la partita e la sua carriera che nell'ultimo periodo non stava decollando come previsto. Arrivato nel mercato di gennaio dal Burnley, Weghorst fin qui aveva segnato solo un gol, in casa del Nottingham Forest per la semifinale d'andata della League Cup.
Contro il Betis è arrivata la sua prima firma a Old Trafford, un momento toccante che è servito a spegnere la polemica nata attorno a lui dopo il 7-0 subito in campionato contro il Liverpool.
Prima di scendere in campo l'olandese aveva toccato lo stemma dei Reds, un rito che spetta ovviamente solo ai giocatori di casa. Sui social si era scusato, giustificando il gesto come una sorta di scherzo al compagno di nazionale van Dijk.
In una settimana difficile quindi il primo gol nella casa del Manchester United assume una grande importanza, soprattutto perché dal suo arrivo ai Red Devils era stato protagonista di qualche errore grossolano davanti alla porta.
La sua avventura adesso potrebbe cambiare marcia, anche se nello spogliatoio nessuno ha perso le vecchie abitudini. Da gennaio infatti Weghorst condivide la squadra con Lisandro Martinez, protagonista al Mondiale con l'Argentina che ha incrociato proprio la sua Olanda.
Ed è stato l'attaccante il protagonista del "Que miras bobo? Anda pa'alla, bobo" pronunciato da Leo Messi contro un avversario davanti alle telecamere, una delle scene più discusse dell'intero torneo.
Il soprannome "bobo" è rimasto inciso sulla pelle dell'olandese. Lisandro Martinez ha detto che è chiamato proprio così da tutti i compagni all'interno dello spogliatoio, ovviamene in modo scherzoso: "Lui la prende bene, ride anche. È un bravissimo ragazzo che ha senso dell'umorismo".