“Vogliono farmi incazzare…”: con chi ce l’aveva Orsato in Napoli-Milan
La direzione di gara dell'arbitro Orsato ha alimentato proteste sia da parte del Milan sia da parte del Napoli su due episodi da rigore che hanno caratterizzato il primo quarto d'oro della partita del "Maradona". L'intervento di Koulibaly su Bennacer e quello di Tomori su Osimhen. Li ha valutati entrambi con lo stesso metro di giudizio molto severo: in nessuno dei due casi ha rivelato scorrettezze o situazioni così nette da giustificare l'assegnazione di un penalty. Per lui si tratta di contrasti di gioco che, considerata la dinamica del contatto, non sono passibili di sanzioni.
È la fase più delicata della sfida, caratterizzata anche dalla discussione del direttore di gara con il tecnico dei rossoneri, Stefano Pioli. Protesta a bordo campo in maniera rumorosa, abbastanza da farsi sentire dal quarto uomo e dallo stesso Orsato che estrarrà il cartellino giallo nei suoi confronti. Non fatica a tenere in pugno il match, anche perché eccezion fatta per i due casi in avvio l'incontro scivola via senza sussulti ulteriori da moviola, e in qualche modo riesce a imporre la sua interpretazione dell'incontro.
Lo farà anche quando, in occasione di un rinvio da fondo campo palesemente ritardato da Maignan, ammonirà il portiere ed estrarrà il cartellino nei confronti della coppia centrale di difensori azzurri (Koulibaly-Rrhamani) per entrate al limite e farà lo stesso con Osimhen e Theo Hernandez, protagonisti di un faccia a faccia a gioco in corso nella ripresa.
"Questi vogliono farmi incazzare", è la frase che scappa a Orsato dopo un quarto d'ora (riportata dal Corriere dello Sport), raccolta dai microfoni di DAZN a bordo campo, ed è l'unica concessione di emotività rispetto a una conduzione d'incontro decisa e fredda da parte di un arbitro esperto che ha esercitato in pieno la propria interpretazione degli episodi, lasciando al Var un ruolo marginale (a differenza di quanto successo in altre partite nelle giornate precedenti).
Con chi ce l'aveva? Possibile che stesse dialogando con i suoi assistenti o, molto più semplicemente, che la sua fosse una riflessione ad alta voce rispetto a quanto accaduto nella prima porzione di partita durante la quale alla pressione della squadra di Spalletti ha risposto in maniera chirurgica il ‘diavolo'. Un leggero sfogo a corredo di situazioni di gioco e di rimostranze (in particolare quelle fatte dai milanisti) anche plateali subito dopo la caduta di Bennacer in area napoletana e per lo strascico polemico nelle parole di Pioli.
