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Vlahovic va da Stankovic dopo gli errori e trova un padre: negli spogliatoi gli fa un discorso

Dopo Juventus-Sampdoria Stankovic ha consolato Vlahovic protagonista di un momento no con la squadra bianconera. Dopo l’abbraccio in campo, i due si sono ritrovati negli spogliatoi.
A cura di Marco Beltrami
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Avversari, ma mai nemici. Dejan Stankovic e Dusan Vlahovic hanno vissuto una serata particolare in Juventus-Sampdoria. Il primo è uscito senza punti dall'Allianz Stadium nonostante la sua squadra abbia spaventato i bianconeri, mentre il secondo ha esultato sì per la vittoria con il rammarico però dell'ennesima partita senza reti, con un rigore fallito e due legni.

Quando è finito il match, nel proverbiale terzo tempo, ecco che l'allenatore della Samp si è recato proprio dai suoi due connazionali per salutarli affettuosamente. Prima Kostic e poi Vlahovic, con il quale c'è stato un lunghissimo abbraccio immortalato dalle telecamere. L'ex centrocampista dell'Inter ha stretto forte a sé il bomber e gli ha parlato fitto fitto coprendosi la bocca. Dusan ha ascoltato, facendo con il capo il cenno del sì riservando diverse pacche al tecnico.

Un conciliabolo che è proseguito poi anche lontano da occhi indiscreti, quando Vlahovic ha raggiunto Stankovic nello spogliatoio della Sampdoria. Lì il copione si è riproposto con maggiore tranquillità e serenità, senza il "timore" di essere intercettati dai microfoni o dalle telecamere. Cosa si sono detti, i due nell'intimità della pancia dello Stadium? Il mister ha voluto rincuorare il suo pupillo, cercando di aiutarlo in questo momento difficile in cui il gol sembra maledetto. Ne ha visti tanti di attaccanti Deki, prima come giocatore e poi come allenatore e sa dunque quali corde toccare.

Insomma un comportamento paterno per Stankovic che poi ai microfoni di DAZN ha sottolineato quanto ci tenga a Vlahovic e quanto creda nelle sue possibilità: "Dusan è un grande attaccante. È solamente un momento no. Ci siamo parlati negli spogliatoi come fa un padre con un figlio, perché lui ha l'età di mio figlio più grande. Non deve mollare, è un attaccante top e in questi anni le carriere volano. Deve mantenersi al livello top, troverà la continuità e si sbloccherà". 

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