Vlahovic non può sbagliare neanche un rigore: il segreto è quello che fa il giorno prima
Chi pensava che la rottura tra gli agenti di Dusan Vlahovic e la Fiorentina – in seguito al rifiuto di firmare il rinnovo del contratto che scadrà nel 2023 – potesse tradursi nel crollo delle prestazioni del giovane attaccante serbo e di conseguenza nel venir meno delle ambizioni viola, è stato clamorosamente smentito dai fatti. Vlahovic ha continuato a segnare a mitraglia, è capocannoniere della Serie A con 13 gol in 16 partite e sta trascinando la squadra viola ad un campionato d'eccellenza, che la vede al quinto posto in classifica a pari merito con la Juventus.
Al suo terzo anno in prima squadra con la Fiorentina, il 21enne di Belgrado ha al suo attivo 40 gol in 93 presenze in Serie A, di cui 12 segnati su calcio di rigore in altrettanti tiri dal dischetto. Ha dunque una percentuale di realizzazione pari al 100%. Vlahovic letteralmente non può sbagliare un penalty, come sa bene anche Skorupski, inchinatosi a lui domenica scorsa in Bologna-Fiorentina. Anche Lukaku ha lasciato la Serie A con un record dal dischetto immacolato – esattamente 12 reti su 12 tentativi come il serbo, dal 2004 solo Suazo ha fatto meglio con 14 su 14 – ma la striscia di Vlahovic è ancora aperta e tutto lascia supporre che l'attaccante viola andrà avanti ad allungarla, tanto appaiono sicure e prive di inceppi le sue esecuzioni.
Ma qual è il segreto di Vlahovic sui calci di rigore? Lo spiega chiaramente ai microfoni di DAZN Giampaolo Pazzini, un altro che dal dischetto era una sentenza, avendone falliti soli 4 in tutta la sua carriera. "A me piace molto come li calcia – spiega l'ex bomber tra le altre della Fiorentina – è il miglior rigorista della Serie A senza dubbio, perché lui sceglie l'angolo, quindi è una cosa che proverà in settimana. Lui sceglie l'angolo già prima, addirittura forse il giorno prima penso io, però il suo tiro è talmente secco, talmente veloce, talmente preciso, che anche se il portiere parte prima non ci arriva mai".
"È per quello che è difficile da parare – spiega il ‘Pazzo' – perché anche se indovinano l'angolo lui calcia molto veloce, molto secco. Sceglie l'angolo e va forte, deciso, con quell'intenzione lì, è sempre molto preciso, sempre vicino al palo, 20 centimetri dal palo, mai a mezza altezza. Calcia molto bene". Se ne sono accorti i portieri della massima serie: Vlahovic dal dischetto è cassazione. Inappellabile.