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Vlahovic minacciato di morte da un tifoso della Juventus: i retroscena della lite con la curva

L’attaccante serbo oggetto della pesante contestazione dopo il pareggio deludente della Juventus contro il Venezia: preso di mira con offese e insulti razzisti.
A cura di Maurizio De Santis
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"Stai zitto, zingaro di m…!". È una delle frati urlate dai tifosi della Juventus a Dusan Vlahovic dopo il pareggio contro il Venezia. Fa parte del corredo accessorio di offese pesanti e addirittura minacce di morte rivolte all'attaccante serbo (da un supporter in particolare) sulle quali la Digos farà indagini utilizzando i filmati registrati dalle telecamere di video-sorveglianza all'interno dello stadio. Una brutta scena. E non è certo la prima volta che accade una cosa del genere.

La reazione dell'attaccante alla contestazione scatena il caos

Mercoledì sera, nella notte di Champions, il calciatore era un eroe per aver inferto un colpo mortale dal Manchester City derelitto di Pep Guardiola. Sabato, nonostante abbia caricato sulle spalle la responsabilità di un rigore segnato al 95° (decisivo per evitare una sconfitta clamorosa), è divenuto il bersaglio principale dei contestatori più accesi. Perché? Ha osato reagire ai buuu, ai fischi, alle proteste scagliate dalla Curva, a quell'intimidazione percepita prima della lite, scagliata contro di lui a margine un risultato che rallenta il cammino dei bianconeri verso lo scudetto e li lascia al sesto posto, fuori dalla zona nobile delle prime quattro.

Non deve parlare ma solo stare ad ascoltare a capo chino e prendersi gli insulti. È questo quello che la parte più agitata dei sostenitori vorrebbe vedergli fare. I capannelli sono continuati anche all'esterno dell'impianto: oggetto dei cori più truculenti, manco a dirlo, è sempre Vlahovic. Come se tutti i mali della Juventus di Thiago Motta siano (solo) colpa sua. Come se i gol che non arrivano siano esclusivamente a causa delle sue pecche là davanti. Come se un gruppo che fa fatica a segnare, a fare risultato e a difenderlo, sia imputabile del tutto all'ex viola.

Il post sui social per svelenire il clima

Vlahovic ha anche provato a svelenire il clima condividendo una storia sui social che è una mano testa rispetto al furore e all'adrenalina che possono giocare pessimi scherzi. "Capisco il rammarico per gli ultimi risultati e avete tutto il diritto di manifestarlo – si legge nel post -, vi ho sempre rispettati dando tutto per la maglia e vi ringrazio per il supporto che ci date quotidianamente. Ora è importante continuare a sostenere la squadra e ripartire, uniti tutti insieme, fino alla fine".

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I numeri di Vlahovic: dai gol al contratto oneroso

Per come si sono messe le cose, è difficile possa bastare una dichiarazione del genere per ricomporre un dissenso e una frattura che appaiono insanabili, eccessive anche rispetto alla semplicità dei numeri che lo riguardano. In 19 presenze tra campionato e coppa ha realizzato 11 gol: 7 in 14 gare in Serie A, 4 su 5 in Champions (con in particolare la doppietta pesantissima al Lipsia). Eppure il suo destino appare già deciso anche al netto di un contratto oneroso (stipendio da 12 milioni netti che al lordo valgono quasi il doppio a bilancio) in scadenza nel 2026 e che, a patto si trovi l'intesa, potrà essere rinnovato solo a cifre inferiori.

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