Vlahovic mai alla Juve, il diktat interno alla Fiorentina: Commisso ha una strategia
La Juventus è a caccia di una punta a gennaio. La Fiorentina dovrà cederne una per non rischiare di perdere un patrimonio economico a parametro zero. La risposta comune è una soltanto: Dusan Vlahovic. Pavel Nedved ha ribadito la piena volontà dei bianconeri di voter puntellare la squadra con qualche acquisto nella sessione invernale. Detto del centrocampo, è chiaro che dopo il cocente addio di Cristiano Ronaldo, il nome in cima alla lista dei desideri della società di Agnelli sia proprio quello del serbo. Rocco Commisso si è visto sbattere la porta in faccia dagli agenti di Vlahovic che hanno rifiutato il rinnovo contrattuale del ragazzo (scadenza giugno 2023) per via di alcuni screzi tra gli stessi procuratori dell'attaccante e il presidente viola.
Quest'ultimo aveva offerto 4 milioni di euro netti al giocatore (8 milioni lordi), con una clausola rescissoria da 80 milioni e un bonus di 2,5 milioni di euro per i procuratori alla firma. Questo sforzo, però, non è bastato visto che le richieste dell'entourage sono aumentate con il tempo. Ecco perché la Fiorentina è stata quasi costretta ad aprire a una cessione di Vlahovic a gennaio per non rischiare di perderlo a zero già a partire dal prossimo anno. Per una questione ambientale e di rapporti, Commisso però venderebbe Vlahovic alla Juve solo se fosse l'ultima opzione disponibile.
La presa di posizione di Commisso: no alla Juventus per Vlahovic
Vista la sua situazione dall'estero infatti, sicuramente arriverà qualche offerta, come ad esempio il nuovo Tottenham di Conte e Paratici con quest'ultimo che aveva già puntato Vlahovic per portarlo alla Juve. Questo è quindi il diktat della Fiorentina: mai alla Juve. Il prezzo base di Vlahovic potrebbe essere di 60 milioni di euro a salire considerando la scadenza 2023. Una cifra esorbitante in questo momento per la Juventus che non sta vivendo un momento economico particolarmente felice.
Basti pensare che il bilancio 2020/21 dei bianconeri si è chiuso con una perdita di 209,9 milioni e che l’indebitamento finanziario netto ammonta a 389,2 milioni. ‘La Nazione' spiega che alla dirigenza torinese rimangono inoltre ben 50 milioni da pagare alla Fiorentina per via dell'accordo sull'acquisto di Chiesa, che prevede un pagamento dilazionato in più esercizi ma comunque estremamente oneroso.
Proprio la cessione dell'esterno azzurro aveva indispettito Commisso che avrebbe deciso di non rinforzare più la Juventus. "Come hanno comprato Chiesa? Ce l'hanno rubato perché hanno molti soldi che noi non possiamo fare perché non abbiamo ricavi" raccontò Commisso nel corso di un'intervista. Motivo per cui il Manchester City, ma soprattutto l'Atletico Madrid, restano alla finestra, con i Colchoneros disposti anche a sborsare i 75 milioni complessivi dell'operazione Vlahovic.
