Vlahovic ha superato il limite, la Fiorentina non può andare oltre: “Si deve rispettare il gruppo”
La Fiorentina si è guadagnata l'accesso agli ottavi di Coppa Italia, altro tassello inserito da Vincenzo Italiano nel suo nuovo corso in viola, dove le proprie idee e la filosofia di gioco iniziano ad attecchire in pianta stabile. Anche con una formazione infarcita di seconde scelte al Franchi mercoledì sera è andato in scena un altro successo, sul Benevento, che ha permesso alla squadra di continuare il cammino nel torneo nazionale dove sfiderà il Napoli.
A tenere banco la partita di Coppa Italia, intermezzo tra una gara di campionato e l'altra dove la Fiorentina veleggia a ridosso delle prime, in quinta posizione con 30 punti in 17 partite. Ma non solo, perché il calcio viola di questi mesi si nutre anche delle notizie attorno ad uno dei suoi giocatori migliori, Dusan Vlahovic re dei bomber di Serie A con 15 reti e pregiato pezzo di mercato, oramai ufficializzato da tempo. Perché l'avventura con la Viola è ai titoli di coda e anche se in campo non si vede grazie a prestazioni di qualità, la realtà è che le strade si separeranno alla prima occasione utile.
Un tesoretto da circa 50-60 milioni di euro che la Fiorentina ha provato in ogni modo a trattenere con sé. Lo aveva detto il presidente Commisso, lo ha ribadito prima di Fiorentina-Benevento il direttore generale Joe Barone che ha rimarcato il tentativo estremo di non far partire il giocatore serbo. Fino ad un certo punto, perché i gigliati – come altri club di questi tempi – si sono imposti un limite a tutto e di fronte ad una campagna al rialzo, si sono alla fine fermati e tirati indietro: "Ci sono dei limiti e si deve rispettare il gruppo. Sono dei limiti chiari, inseriti da parecchio e sono i limiti dove la Fiorentina può arrivare".
Tutto chiaro, ma quali sono questi limiti? Prima di tutto, i rinnovi al rialzo sul fronte stipendi. Vlahovic oggi guadagna quasi 1,5 milioni lordi a stagione e la società viola ha messo sul piatto una proposta importante, ma definitiva: 4 milioni di euro per il primo anno più altre 4 stagioni a 4 milioni di euro più 1 di bonus oltre ad ulteriori 3 milioni di euro di commissioni riconosciute all'entourage come bonus alla firma. Uno sforzo economico notevole che però non ha portato all'accordo: "La nostra proposta è chiara ma sia Dusan che i suoi procuratori non hanno accettato. Alla fine abbiamo detto basta e ci siamo posti un limite perché abbiamo una società con 90 milioni di entrate e ora ne abbiamo intorno ai 72, e andare oltre non va bene".
Dunque, tutto chiaro: Vlahovic non rappresenta il futuro della Viola che dovrà virare su altre scelte e soluzioni offensive di qualità, ma al momento rappresenta comunque il presente e come tale il club sta provando a sfruttarlo al meglio. Poi, spetterà a Vincenzo Italiano costruire la ciambella attorno al buco e, risultati alla mano, si può già dire che questa Fiorentina non è solamente Dusan Vlahovic.