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Vlahovic è inarrestabile: contro il Sassuolo segna con una scarpa slacciata

33° gol nell’anno solare per Dusan Vlahovic in Fiorentina-Sassuolo, come Cristiano Ronaldo. Mostruoso Vlahovic che ha riaperto il match anche con una scarpa slacciata.
A cura di Marco Beltrami
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Inarrestabile. Dusan Vlahovic anche contro il Sassuolo si è confermato un bomber di razza. Un'ira di Dio il centravanti serbo che ha segnato il gol del momentaneo 1-2, entrando poi nell'azione del pareggio e tenendo sotto scacco la difesa emiliana. Sembra vivere un momento di forma straripante il classe 2000 che ha già fatto drizzare le antenne di mercato di numerose big, dopo la mancata volontà di rinnovare con la Fiorentina. E i tifosi si godono, almeno fino a fine stagione, questo ragazzo che dopo ogni marcatura, porta la mano all'orecchio per sentire la loro esultanza dopo qualche critica di troppo per le questioni contrattuali.

Non si può non apprezzare la grinta e la generosità di Vlahovic che anche in Fiorentina-Sassuolo oltre al suo talento, e ad un fiuto del gol eccezionale, ha dimostrato di non fermarsi praticamente mai. Vede solo la porta Dusan e non è un caso che abbia eguagliato il risultato di un gigante come Cristiano Ronaldo arrivando a segnare la bellezza di 33 gol nell'anno solare. Nel ventunesimo secolo si tratta di un vero e proprio record, per questo ragazzo che costringe gli addetti ai lavori ad aggiornare costantemente i numeri: sono ora 18 le reti in 20 partite complessive, 16 in 18 di Serie A.

Non ci pensa su due volte dunque Vlahovic e quando mette nel mirino la porta, attacca a testa bassa senza pensare a niente, anche in condizioni precarie. Quanto accaduto in occasione del gol di oggi nel match del Franchi contro il Sassuolo è emblematico: come raccontato da DAZN, quando il bomber si è involato verso l'area e la porta avversaria, braccato dai difensori, lo ha fatto con la scarpa destra slacciata. Troppo ghiotta l'occasione di riaprire il match, troppo forte la volontà di timbrare ancora una volta il cartellino. E alla fine, Vlahovic ha avuto ragione, e solo dopo l'esultanza ha messo a posto "l'attrezzo del mestiere".

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