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“Vlahovic è della Fiorentina, non mi faccio ricattare”: Commisso è furioso e fa i nomi

Rocco Commisso è una furia e parla della questione rinnovo di Dusan Vlahovic con un avvertimento a tutte le squadre che vorrebbero l’attaccante serbo: “È della Fiorentina, non mi faccio ricattare”.
A cura di Fabrizio Rinelli
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Dusan Vlahovic si sta confermando come uno dei migliori attaccanti della nostra Serie A. Dopo l'esplosione definitiva nella scorsa stagione, il bomber serbo della Fiorentina sta facendo volare la squadra di Vincenzo Italiano che anche grazie all'ennesimo gol dell'attaccante viola è riuscita a vincere nell'ultimo match di campionato contro la Sampdoria. Il popolo toscano si chiede dunque quale sarà il futuro del giocatore il cui contratto è in scadenza il prossimo 30 giugno 2023. Ad ottobre Rocco Commisso chiuse ogni tipo di discorso confermando come il giocatore non avrebbe rinnovato il suo contratto con la Fiorentina.

Non c'era stato l'accordo con l'entourage di Vlahovic che in fase di chiusura avrebbe alzato ulteriormente le richieste. Il presidente del club toscano ha sempre affermato che a suo dire il giocatore avesse già un'intesa di massima con un altro club. Vlahovic in estate, in effetti, era stato a un passo dall'Atletico Madrid ma gli 80 milioni chiesti dalla Fiorentina avevano spaventato gli spagnoli così come si erano tirate indietro anche Arsenal e Juventus, con i bianconeri però sempre alla finestra a caccia di ‘un affare' alla Chiesa. Ma anche questa formula non sarebbe gradita a Commisso. Ecco perché il presidente viola, ai microfoni di Radio 24 all'interno del programma ‘Tutti Convocati' fa il punto sulla vicenda: "Vlahovic è della Fiorentina e io non mi faccio ricattare da nessuno".

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Furia Commisso: l'avvertimento a Juventus e Arsenal

Commisso è furioso e non accetta alcun tipo di soluzione alternativa alla cessione di Vlahovic alla cifra da lui richiesta. Il patron della Fiorentina si scaglia soprattutto contro i procuratori: "Regolare le questioni dei procuratori è importantissimo – ha detto Commisso – in America ci sono cinque leghe e non c'è cash market, i procuratori al massimo chiedono un 3% sul salario e non sul trasferimento. In ogni sport è così, controlla un commissioner". Il presidente della Fiorentina parla del sistema italiano e di quello europeo in generale, che a suo dire è davvero incontrollabile:

"Qui è come il Far West, che una volta era in America e ora è nel calcio italiano – evidenzia Commisso – C'è gente che arriva a chiederti il 10 se non il 20%. Dove siamo arrivati? Infantino dice che ci sono 700 milioni andati ai procuratori in un anno. Come si fa a continuare così?". Commisso a questo punto apre l'argomento Vlahovic: "Sono sotto scacco di gente che vuole mandare via Vlahovic – ha proseguito – Sul suo rinnovo non siamo ancora alla fine. Nelle 7 partite prima dell'annuncio ha fatto 4 gol di cui 3 su rigore, dopo invece 8 gol di cui uno su rigore. Io credo di averlo motivato".

A questo punto Commisso alza la voce e alza un muro su Vlahovic andando incontro a qualsiasi cosa: "Io non mi faccio ricattare da nessuno, se mi posso tutelare legalmente lo faccio. Ci sono cose che non sono neanche legali – tuona il presidente della Fiorentina – Non so se va alla Juve ma voglio dire a loro, all'Arsenal e a tutto il mondo che la Fiorentina è padrona del cartellino di Vlahovic. Io non sono uno di quelli che non paga stipendi da mesi, voglio rispetto".

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