Vlahovic dopo la doppietta in Champions scherza con Luca Toni: “È merito tuo, dobbiamo vederci spesso”
La Juve di Thiago Motta non ha mai perso, ha pareggiato per tre volte 0-0 e ha ottenuto cinque successi. Quando ha vinto ha sempre realizzato 3 gol (a Como, Verona, PSV, Genoa e Lipsia). Nelle ultime due partite il goleador è stato Dusan Vlahovic, che ha fatto ciò che deve fare e cioè segnare. Doppietta a Marassi e doppietta in Champions League. Dopo la partita in terra tedesca si è mostrato sereno e felice e in diretta TV ha anche scherzato con Luca Toni, ex bomber di Fiorentina e Bayern, che è stato ringraziato dal bomber serbo.
Vlahovic scherza con Luca Toni in diretta TV
Due gol al Genoa, uno seguito da un'esultanza polemica, e due al Lipsia, uno più bello dell'altro. Due gol pesantissimi, perché in entrambi i casi Vlahovic ha livellato l'incontro. Una doppietta quella di Champions che ha ridato il buonumore all'ex della Fiorentina, che nel post partita su Prime Video ha trovato Luca Toni, anche lui ex grande bomber dei Viola, che è diventato il suo amuleto: "È merito tuo Luca, ci siamo visti la scorsa settimana e da quel momento ho fatto due doppiette. Devi venire più spesso…". Non è vero, ma ci credo. Vlahovic ha regalato pure la sua maglia a Toni, che troverà posto nella sua collezione per la 9 della Juventus di Motta.
Il bomber della Juve esalta i compagni dopo il successo di Lipsia
Si è scherzato e sorriso in casa Juve dopo la partita di Champions, non poteva essere altrimenti. Un successo in rimonta, giocando per mezz'ora con un uomo in meno. Anche se la Juventus ha perso per infortunio Bremer e Nico Gonzalez. E quello del brasiliano rischia di essere molto serio.
Vlahovic si è preso sulle spalle la Juve sul campo e pure fuori, come ha dimostrato quando, sempre su Prime Video, ha esaltato i compagni di squadra: "Queste vittorie e queste partite, che non abbiamo giocato l'anno scorso, ci servono: dobbiamo abituarci a questo livello. Sono contentissimo, soprattutto per la squadra, abbiamo giocato quasi 45 minuti con un uomo in meno e abbiamo dimostrato che stiamo diventando una squadra: abbiamo lottato tutti insieme, non smettendo mai di pressare".