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Vittorio Parigini racconta gli ultimi mesi al Torino: “Tornavo a casa e piangevo”

In un’intervista rilasciata a Tuttosport Vittorio Parigini ha parlato della sua scelta di lasciare il Torino per andare al Genoa, che lo ha girato in prestito alla Cremonese, dopo aver fatto tutta la trafila nelle giovanili granata. Il classe 1996 ha raccontato i suoi ultimi mesi con il Toro e il motivo per cui non veniva preso in considerazione: “Rifiutati il rinnovo e mi hanno detto che non avrei giocato”.
A cura di Vito Lamorte
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Non sono stati mesi semplici per Vittorio Parigini. Il giovane calciatore di Moncalieri è passato nello scorso mercato di gennaio dal Torino al Genoa, che lo ha girato in prestito alla Cremonese, dopo aver vestito i colori granata dal 2006. L'esterno offensivo piemontese ha fatto la sua gavetta, è andato in prestito alla Juve Stabia, al Perugia, al Chievo, al Bari e al Benevento; prima di esordire in Serie A nel 2018 ma la sua esperienza con il Toro si è chiusa nel peggior modo possibile: Parigini ha deciso di trasferirsi in un'altra importante piazza del nostro calcio perché ha capito di non avere più futuro in granata dopo aver passato un periodo molto complicato. Il calciatore di Moncalieri ha svelato cosa l’ha spinto a lasciare il Torino in un’intervista rilasciata a Tuttosport: 

Non voglio essere polemico, ma soltanto sincero. Mazzarri con me è sempre stato chiaro: mi ha detto che non avrei giocato, né mi sarei allenato con la squadra. Questo perché ho rifiutato le condizioni del rinnovo che mi aveva proposto la società: due anni di contratto, quindi con scadenza 2022, ma con la prospettiva di cedermi a gennaio. Bava mi ha spiegato che non rientravo più nei piani tecnici del Torino, ma non era vero. Ribadisco, tutto è scaturito dalla scelta di non rinnovare. Sono stati sei mesi molto difficili: tornavo a casa e piangevo dopo che i compagni lavoravano in un campo, e io da solo in un altro. Mi sono aggrappato a mamma Rosa e a papà Claudio, nonché a Sofia, la mia fidanzata, e al mio agente Beppe Galli. Anche con i compagni, il rapporto è stato ed è tuttora molto buono: Baselli, Lollo De Silvestri, Sirigu, Edera e Zaza sono amici con i quali mi sento spesso.

Parigini: La scelta Genoa? Sarei stato inattivo altri sei mesi.

Infine il classe 1996 ha parlato della scelta di ripartire dal Genoa e di quella di accettare la Cremonese per giocare con continuità:

E qui ecco che arriva la lacrima di gioia. Ho scelto di trasferirmi a metà campionato e non a fine stagione perché sarei stato inattivo altri sei mesi. E invece con il mio agente e il Genoa abbiamo ritenuto utile accettare la richiesta di prestito della Cremonese. A Cremona posso giocare con continuità, per poi rientrare al Genoa nelle condizioni giuste per affrontare il ritiro estivo.

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