Vincono, festeggiano e poi puliscono lo stadio: tifosi del Ghana esemplari ai Mondiali
"Basta poco che ce vò". Una frase resa celebre da uno storico slogan televisivo per una campagna benefica di raccolta fondi e che torna utile anche per una situazione Mondiale. Già perché alle volte basta veramente poco per fare qualcosa di buono e dare una lezione di educazione e civiltà. I tifosi del Ghana oggi dopo la vittoria contro la Corea del Sud si sono resi protagonisti di un bel gesto che ha ricevuto gli applausi virtuali e non di tutti.
La lezione del Giappone non è caduta nel vuoto. I tifosi del Paese del Sol Levante si sono contraddistinti per le loro azioni sugli spalti, anche quando non erano i loro beniamini a giocare. Infatti dopo la sfida tra Qatar e Ecuador che ha aperto la rassegna iridata, i sostenitori nipponici hanno ripulito tutte le zone dello stadio occupate da loro, lasciando tutto pulito e in ordine. Questo modus operandi ha fatto proseliti, alla luce di quanto accaduto appunto dopo Corea del Sud-Ghana.
I tifosi africani archiviati i festeggiamenti per la preziosa e bella vittoria dei loro beniamini, hanno iniziato a pulire le tribune dello stadio Education City. Muniti di sacchi, hanno raccolto tutto il superfluo, con l'obiettivo di aiutare gli addetti ai lavori in modo che trovassero poi le cose così come erano state lasciate. Mentre alcuni operavano, altri registravano il tutto con lo smartphone, con l'obiettivo anche di rendere di dominio pubblico questa splendida situazione.
Folkoristici, rumorosi, colorati ma anche attenti ad ogni dettaglio con la volontà anche di ringraziare tutti coloro i quali lavorano dietro le quinte del torneo. Tutto il bello dunque dei Mondiali dunque con Giappone prima e Ghana poi, che hanno lanciato un messaggio importante. Solo complimenti per i tifosi africani che sono già concentrati sull'ultimo match del gruppo H, quello contro l'Uruguay in programma venerdì 2 dicembre. Potrebbe essere decisivo per la qualificazione agli ottavi di finale della competizione qatariota.