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“Vinciamo noi da 80 anni”: la frase di Agnelli che ha incendiato la riunione della Serie A

Tensione in Lega durante la riunione di ieri per discutere della nuova Superlega europea. Uno tra i presidenti delle 17 società non coinvolte nel progetto avrebbe detto: “Con 350 milioni di euro l’anno, a vincere lo Scudetto saranno sempre Inter, Juventus o Milan”. “Lo vinciamo noi da 80 anni”, avrebbe risposto Andrea Agnelli, scatenando la discussione tra i presenti.
A cura di Valerio Albertini
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La riunione della Lega di ieri, andata in scena per discutere della nascita della Superlega, è stata incandescente. Già a margine della stessa, il presidente del Torino Urbano Cairo si era lasciato andare a parole forti nei confronti dell'amministratore delegato dell'Inter Beppe Marotta e del presidente della Juventus Andrea Agnelli, essendo le due squadre tra le fondatrici della nuova competizione.

La tensione tra Agnelli e gli altri presidenti

Il momento di tensione maggiore tra i presidenti, collegati in videoconferenza, si è raggiunto quando qualcuno tra i rappresentanti delle 17 società non coinvolte nella Superlega ha tuonato: "Con 350 milioni di euro l'anno, a vincere lo Scudetto saranno sempre Inter, Juventus o Milan". Immediata la risposta di Agnelli, a partire dalla quale la riunione ha assunto toni decisamente più aspri."Lo vinciamo noi da 80 anni", avrebbe replicato, secondo le indiscrezioni della Repubblica.

La riunione tenutasi ieri si è conclusa con un nulla di fatto. Juventus, Inter e Milan hanno ribadito con forza la loro intenzione di restare in Serie A nonostante la loro presenza nella Superlega. La Lega ha preso coscienza di non poter allontanare i club dissidenti, ma a far saltare il banco potrebbe essere la FIGC, su richiesta di UEFA e FIFA.

La rabbia di Cairo: "È un tradimento"

Tra i più arrabbiati per la scelta delle tre più blasonate società italiane, ci sono sicuramente Urbano Cairo e il presidente del Genoa Enrico Preziosi. Ai microfoni dell'Ansa, il proprietario del Toro non ha usato mezzi termini per descrivere Marotta e Agnelli:

Siamo in presenza di un attentato alla salute di una associazione come la Lega. Marotta si deve dimettere dalla FIGC subito e deve vergognarsi. Ha concepito la Superlega, non può rimanere a rappresentare la Serie A. Questa cosa non andrà in porto, ma chi ha architettato questo tradimento deve dimettersi e vergognarsi. Lo stesso vale per Agnelli. Sembra che il progetto sia stato depositato il 10 gennaio, quindi gli ho detto: "Come puoi venire qui a parlare di solidarietà, quando hai sabotato la trattativa con i fondi, mentre stavi lavorando alla Superlega? È un tradimento, è da Giuda.

Il silenzio di De Laurentiis

Il presidente del Napoli Aurelio De Laurentiis, invece, non ha preso posizione sul tema, restando in silenzio per tutto il corso della riunione. Due sono le interpretazioni del suo comportamento: c'è chi pensa che il suo atteggiamento sia da attribuire al tradimento di Andrea Agnelli dopo la loro alleanza sul tema dei diritti TV e c'è chi sussurra che De Laurentiis voglia mantenersi in una posizione di mezzo, senza tranciare i rapporti con i club della Superlega, per restare alla finestra e vedere cosa succederà nei prossimi giorni. L'indiscrezione del Corriere dello Sport che vorrebbe il presidente contattato da un emissario di JP Morgan per essere convinto a partecipare alla nuova competizione e le parole di Florentino Perez sulla possibilità di prevedere la presenza di Roma e Napoli vanno proprio verso la seconda ipotesi.

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