Vietati sputi e soffiare il naso in campo, così le Fær Oer sono pronte a tornare in campo

Nelle Isole Fær Øer, dove il campionato di calcio era fermo a causa della pandemia da covid-19, sono pronti a tornare in campo considerata anche la situazione nazionale nettamente migliore rispetto agli standard della pandemia che ha investito l'Europa. Con ogni probabilità sarà uno dei primi tornei a riprendere assieme alla Bundesliga tedesca anche se di livello completamente diverso rispetto a quello tedesco: nell'arcipelago "feringio" il calcio è amatoriale e la maggiore parte dei giocatori svolgono ben altri mestieri (dal maestro di scuola fino ai carpentieri).

Vietati gli sputi e soffiare il naso in campo

Il fischio d'inizio avverrà il prossimo 9 maggio in base a un protocollo di sicurezza speciale applicato a match che verranno disputati rigorosamente a porte chiuse. Tutte le formazioni avranno a disposizione due spogliatoi differenti durante le partite. Sarà obbligatorio lavarsi le mani prima e dopo l'incontro di calcio. Il pallone dovrà essere adeguatamente disinfettato prima del fischio d'inizio. Ogni giocatore dovrà avere una propria bottiglietta per l'acqua. E, cosa ulteriormente importante, sarà vietato soffiarsi il naso oppure sputare in campo. Una brutta abitudine, soprattutto quest'ultima, che è stata causa di punizioni molto severe inflitte ai tesserati.

Il brutto vizio di "attingere" l'avversario oggi può costare caro

Douglas Costa, Fernando Couto, Sinisa Mihajlovic, Frank Rijkaard, Ezequiel Lavezzi e Aleandro Rosi, Samuel, John Terry, Zago e infine Francesco Totti. Cosa li accomuna tutti? Il brasiliano della Juventus è stato uno degli ultimi della lista degli "sputi contro avversari", uno dei gesti peggiori e puniti con sanzioni disciplinari molto severe. Un atteggiamento da maleducati che ha sempre suscitato biasimo e oggi, ai tempi del coronavirus, potrebbe mettere in guai molto più seri l'autore. È come puntare l'arma nei confronti di un avversario e fare fuoco…