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Vietati i fischietti ai tifosi dell’Inter per il ritorno di Lukaku: non saranno ammessi a San Siro

Fischietti vietati per i tifosi dell’Inter per il ritorno di Lukaku a San Siro: l’accoglienza che nei giorni scorsi era stata paventata per l’ex non ci sarà.
A cura di Vito Lamorte
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L'accoglienza che i tifosi dell'Inter avevano previsto per il ritorno di Romelu Lukaku a San Siro non ci sarà come previsto negli ultimi giorni. Si parlava di 3omila fischietti distribuiti allo stadio Giuseppe Meazza in occasione della sfida contro la Roma per rendere la serata difficile all'ex centravanti che ha deluso i supporter nerazzurri la scorsa estate.

Tutto è cambiato nelle scorse ore e nessun fischietto sarà ammesso all'interno dello stadio. La decisione, secondo quanto riporta SportMediaset, sarebbe stata presa dal questore.

La decisione non è stata accolta favorevolmente dalla Curva Nord, cuore del tifo interista e promotrice della manifestazione, che sul proprio profilo Instagram ha manifestato il suo dissenso e ha fatto riferimento a un precedente verificatosi a Firenze (quando la Curva Fiesole utilizzò i fischietti per “dare il benvenuto” a Dusan Vlahovic): "Ennesimo abuso. La legge non è uguali per tutti".

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Nelle scorse ore era stato affrontato il tema delle possibili sanzioni che avrebbe rischiato l'Inter a causa di questa ‘accoglienza' per Lukaku e oggi nelle stories del profilo della Curva Nord erano state date informazioni per la consegna dei fischietti: “Domenica dalle 13 potete ritirare al Baretto stadio (cancello 0/1) il vostro fischietto".

Tutto vano. Per il big match di domenica sera alle ore 18 non ci saranno più i fischietti ma, a questo punto, ci sarà un'accoglienza diversa per Romelu Lukaku.

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Nelle scorse ore sulla possibile manifestazione si era espresso Tiago Pinto, general manager della Roma: "Lukaku fa tutto da solo: ho parlato con il suo procuratore 10 minuti fa. Lui è un trascinatore, ha un cuore d’oro. Sicuramente è qui per fare il bene per la squadra. Tutti noi abbiamo una responsabilità sociale molto grande, ma chi alimenta l’odio fa il male del calcio. Chi cerca di alimentare la folla contro Lukaku sono gli stessi che un anno fa celebravano la scelta di Mkhitaryan, due anni fa esaltavano l’arrivo di Dzeko. Pensiamoci bene quando parliamo, perché abbiamo un grosso peso sociale".

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