Vieri e Cassano raccontano Chiellini: “Ti chiede scusa ma ti manda all’ospedale”
Christian Vieri e Antonio Cassano hanno raccontato a modo loro Giorgio Chiellini, il capitano della Juventus e della Nazionale, in una diretta su Instagram in cui ‘Bobo' ha coinvolto Fantantonio nel commentare le gesta in campo dell'amico in comune. E ne è nato un ritratto tutt'altro che anonimo, ricco di aneddotica e qualche retroscena che ha svelato vizi e virtù di uno dei centrali difensivi più forti di sempre.
Giorgio Chiellini, Christian Vieri e Antonio Cassano non hanno mai giocato insieme nella stessa squadra, esclusi alcuni trascorsi in Nazionale, ma ciò non ha evitato che tra loro scattasse la scintilla dell'amicizia. E il grande rispetto che i due ex giocatori dimostrano per Chiellini è base e premessa perché ciò che poi hanno commentano, tra battute e ironie, si sia trasformato in qualcosa in più di un semplice ‘gossip' da bar sport. La ‘cattiveria' di Chiellini in campo è riconosciuta da tutti: "non ti fa passare, quando nella Juventus c'è lui in difesa ci sono poche parole, vedi la differenza" sottolinea Vieri.
Una sentenza, perché Chiellini – 15 anni di Juventus, 390 partite e 27 gol – ha contribuito ogni volta a portare la squadra al successo, costruendo una fase difensiva che spesso ha permesso di subire un numero minimo di reti al passivo. Primo elemento fondamentale per vincere. Vieri e Cassano, che con Chiellini si sono confrontati spesso e volentieri, ben lo sanno: "Quando te lo ritrovi davanti lo sai già: lui ti chiede scusa ma ti manda all'ospedale" ricorda Cassano. "E' una delle persone più gentili e brave che abbia mai conosciuto, ma in campo si trasforma. Non conosce nessuno, nemmeno sua mamma e suo papà. E' fatto così".
Partendo dal vecchio adagio che le cose di campo restano in campo, anche Vieri è sulla stessa scia di Fantantonio: "Con lui non si passa. Una volta ci giocai contro e dopo qualche minuto iniziò a farmi uno, due , tre quattro, cinque falli. E ogni volta mi chiedeva scusa. Alla fine sono sbottato e gli ho detto: ‘scusa un c…o, vai aff…'. Ma lui è così, non ti lascia".