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“Vieni alla Roma?”, la risposta di Allegri: “Vediamo… io devo rientrare

È bastata una battuta di Massimiliano Allegri durante la trasmissione ‘Ballando con le stelle’ per alimentare il chiacchiericcio sul futuro dell’ex tecnico della Juventus. Quale sarà la prossima squadra? Tramontata l’ipotesi Inter, è la Roma l’indiziata numero uno. Dipenderà anche dall’esito dei risultati di Fonseca.
A cura di Maurizio De Santis
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"Vediamo, non si sa. Io devo rientrare…". È bastata questa battuta di Massimiliano Allegri durante la trasmissione ‘Ballando con le stelle' (ha risposto così all’istruttrice che gli chiedeva se sarebbe venuto alla Roma) per alimentare il chiacchiericcio sul futuro dell'ex tecnico della Juventus. Quale sarà la prossima squadra che lo vedrà in panchina? Quale progetto accetterà per riannodare i fili sciolti nel giorno dell'addio ai bianconeri che gli comunicarono l'esonero per aprire la strada a Maurizio Sarri? Resterà in Italia oppure andrà all'estero? Tutti interrogativi ai quali, almeno per il momento, non è stato possibile trovare una risposta considerato anche il domino delle squadre e i cambiamenti avvenuti in queste settimane.

A Torino hanno deciso di dare fiducia ad Andrea Pirlo, chiamato a gestire la transizione in questa fase molto delicata soprattutto per l'impatto a bilancio. Il Milan ha confermato Pioli e l'Inter – che sembrava la società più ‘vicina' al livornese nel periodo più caldo della polemica con Conte – ha scelto la continuità. La Lazio è riuscita a trattenere Simone Inzaghi mentre a Napoli – per adesso – il futuro prossimo è nelle mani Gattuso. Difficile ipotizzare rivoluzioni a Bergamo ecco perché l'unica ipotesi che stuzzica la fantasia è quella che fa riferimento alla Roma.

Il motivo? L'arrivo della nuova proprietà e la volontà di rilanciare un progetto per risollevare le sorti del club, la posizione di Paulo Fonseca (è vincolato da un solo anno di contratto, ha rifiutato in ricco triennale dalla Cina) fanno sì che tutti gli indizi conducano proprio nell'Urbe. Il portoghese è già in bilico (o quasi) e l'impressione è che tutto può accadere se al momento della sosta il trend della squadra (il pareggio e il gioco di Verona non sono piaciuti per come sono maturati) non sarà cambiato. La rivoluzione iniziata con l'insediamento della guida americana, oltre a coinvolgere e giocatori e dirigenti, rischia di coinvolgere da subito anche la panchina.

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