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Vidal sconcertante, ricorda un suo gol deridendo il portiere morto: “Era depresso e si è ucciso”

Vidal ricorda il primo gol in Europa ma fa una figuraccia su Twitch perché ride parlando della morte di Robert Enke, suicidatosi dopo aver sofferto per la depressione.
A cura di Vito Lamorte
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Arturo Vidal ha lasciato l'Europa dopo l'avventura all'Inter e ora gioca in Brasile. Dopo la parentesi al Flamengo, con cui ha vinto una Coppa del Brasile e una Coppa Libertadores nel 2022, attualmente veste la maglia dell'Athletico Paranaense.

Il calciatore cileno nel corso della sua ultima live su Twitch ha ricordato il suo primo gol in Europa con la maglia del Bayer Leverkusen ma è stato protagonista di un autentico scivolone di cui si sta parlando molto nelle ultime ore.

"Quello fu il mio primo gol in Europa con il Bayer Leverkusen. Quel portiere poi cadde in depressione e si uccise", ha ricordato Vidal, che ha iniziato la frase ridendo e poi ha provato ad abbassare il tono della voce man mano ma ormai la figuraccia era stata fatta.

Il gol che ha commentato il cileno è quello segnato con la maglia del Bayer Leverkusen, club che lo portò in Europa prelevandolo dal Colo-Colo, il 23 settembre 2007 contro l'Hannover 96. Il portiere a cui ha fatto riferimento Vidal è Robert Enke, che si è suicidato a 32 anni gettandosi sui binari a causa della depressione.

La frase è infelice ed è diventata virale sui social network in pochissimo tempo: nei minuti e nelle ore successive Vidal è stato oggetto di numerose critiche per il modo in cui si è espresso su Enke e sulla sua vita privata.

Il portiere tedesco, che ha vestito otto volte la maglia della Germania e ed è stato  vicecampione d'Europa nel 2008, ha vestito anche la maglia del Barcellona e la sua storia portò la parola ‘depressione' per la prima volta in primo piano anche nel calcio degli anni 2000.

Enke si è suicidato il 10 novembre 2009 ad un passaggio a livello a Neustadt, vicino a casa sua: poche ore dopo a confermare quanto accaduto fu Jor Neblung, agente del calciatore, e fece riferimento anche alla lettera d'addio che la polizia aveva trovato dicendo "Si è tolto la vita" .

Successivamente si scoprì che il portiere tedesco soffriva di depressione dopo le sue avventure al Barcellona e al Fenerbahce: la sua salute mentale peggiorò nel 2006 dopo la morte della figlia di due anni, morta per gravi problemi cardiaci.

Una storia che ha colpito in maniera durissima il calcio tedesco ed europeo.

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