Vicario stupito dalla convocazione di Mancini con l’Italia: “Mi prendevo a schiaffi da solo”
Guglielmo Vicario è stato uno dei tanti protagonisti dell'Empoli capace di conquistare la sua prima vittoria stagionale contro il Bologna al ‘Dall'Ara'. Tre punti d'oro per i toscani che danno seguito all'ottima prestazione vista in trasferta già contro la Salernitana e che avevano ripetuto, in parte, anche con la Roma. È bastato un gol di Bandinelli nel secondo tempo alla squadra di Paolo Zanetti per conquistare una vittoria fondamentale prima della sosta. Entusiasmo alle stelle per gli azzurri e anche per lo stesso Vicario che sta dimostrando anche quest'anno le sue incredibili qualità che l'hanno portato nella lista convocati di Roberto Mancini per le sfide dell'Italia in Nations League.
Vicario si mostra incredulo, quasi esterrefatto da quanto visto. La lista presentata dal Ct azzurro ha visto infatti per la prima volta il suo nome, quello del collega di reparto Provedel e Mazzocchi della Salernitana tra le novità di queste convocazioni. "Abbiamo desiderato questa vittoria come abbiamo desiderato le altre – ha detto a fine partita il portiere – Oggi finalmente abbiamo portato a casa l'intera posta in palio con una grande prestazione e voglia di non subire gol, siamo molto soddisfatti". Poi le sue impressioni spontanee davanti alle telecamere di DAZN sulla convocazione: "È stato un momento personale molto emozionante perché è stato il direttore a cena ad annunciarlo davanti a tutti".
Vicario non sapeva nulla e racconta qui momenti come una sorta di sogno ad occhi aperti, anche difficile da spiegare e concepire. È stato infatti colto di sorpresa alla vigilia della gara contro il Bologna. "Non ne ero a conoscenza e questa convocazione voglio dedicarla al mio club e ai miei compagni perché senza di loro questo primo traguardo non sarebbe stato possibile – ha sottolineato con un pizzico di comprensibile emozione – È un punto di partenza".
Vicario dunque sorpreso da quanto visto, dalla convocazione di Mancini e da quel sogno che ora vuole viversi tutto sperando di poter proseguire sempre al meglio il suo percorso di crescita: "Quando è uscita la lista e la guardavo mi prendevo a schiaffi e mi chiedevo: ‘È veramente successo' – ha detto ancora il portiere raccontando i momenti successivi alla convocazione in nazionale – Poi dopo parecchi schiaffi mi sono reso conto che era realtà e non vedo l'ora di andare a Coverciano".