Vialli torna a parlare della malattia: “L’ospite indesiderato è ancora con me”
Gianluca Vialli è stato uno degli attaccanti più forti del calcio italiano ed è stato un giocatore sempre molto apprezzato per il suo coraggio oltre che per i suoi gol. Negli ultimi anni Vialli ha parlato apertamente della sua malattia e la stima e il rispetto, oltre che l'affetto, si sono triplicati. Il coraggio è sempre lo stesso, ma c'è anche tanta consapevolezza. Chi lo conosceva meno, i più giovani o quelli non seguono tanto il calcio, hanno apprezzato Vialli, che è stato fondamentale per il successo dell'Italia agli Europei, che è stato al fianco dell'amico di sempre Mancini e di tutta la squadra, che ha beneficato del suo contributo e della sua grande esperienza. La malattia però non è completamente alle spalle per l'ex numero 9 della Juventus.
In collegamento da Londra per Cremona1, Vialli non ha evitato di parlare della malattia e ha detto: "L'ospite indesiderato è ancora con me, a volte più presente, altre meno. Spero mi possiate sopportare ancora per tanti anni ma sono fiducioso ed ottimista, chi mi circonda mi trasmette forza e coraggio".
Poi l'ex allenatore del Chelsea ha parlato di quello che dovrebbe essere secondo lui il calcio: "Per me dovrebbe essere un business al servizio della comunità. Il tifoso è sempre lì e non cambia, anche se le cose vanno male. Occorre dare qualcosa a chi ti sostiene. Bisogna far quadrare investimenti e bilanci, si tratta di una cosa costosa. Cremona è fortunata ad avere un proprietario come Cavaliere, disposto ad investire e a restituire qualcosa". E infine ha parlato dell'amico Mancini, c.t. dell'Italia che ora dovrà guadagnarsi la qualificazione ai Mondiali: "Roberto è il monarca assoluto, anche se poi l'ambiente si trasforma in una certa democrazia. E' un leader, lo ringrazio per quello che mi ha fatto vivere".