“Vialli presidente”: il coro dei tifosi della Sampdoria emoziona l’ex attaccante blucerchiato
"Vialli Presidente" gridavano i tanti tifosi della Sampdoria presenti nel cortile del Palazzo Ducale. Nella sala del Minor Consiglio a Genova infatti, c'è stata la presentazione de “La Bella Stagione”. È il libro scritto da Gianluca Vialli insieme a Roberto Mancini e agli altri campioni di quella Sampdoria eroica che il 19 maggio 1991 dopo la vittoria col Lecce vinse lo Scudetto. Il ricordo di quella giornata, di quel periodo, ma soprattutto l'emozione di rivedere il suo pubblico osannare ancora, dopo tanti anni, l'ex bomber blucerchiato.
L'ex attaccante si è commosso quando ha salutato i 400 tifosi che lo stavano aspettando acclamandolo per tutto il tempo. Un’accoglienza calorosa, una dichiarazione d’amore eterno per il campione blucerchiato che al termine della cerimonia ha parlato di quella Samp meravigliosa e del ricordo di una squadra di amici: "Si sorrideva anche rispetto alle che che non andavano bene – ha sottolineato a Sky – C'era fedeltà, una maglia e il senso di appartenenza".
Le parole di Gianluca Vialli
Vialli spiega i segreti della Sampdoria e di una squadra costruita per vincere con basi solide, contraddistinta soprattutto dalla forza di un gruppo che non si è mai arreso: "La rivalsa, quello è stato uno dei segreti che ti accende il motore e ti dà motivazioni incredibili". Nel corso dell'intervista, Vialli ha anche parlato della sua esperienza con la Nazionale dello stesso Mancini: "Spero di essere un valore aggiunto agli azzurri con la mia esperienza – ha sottolineato – Quando sto con i giocatori sto meglio è un ambiente che mi fa stare bene".
L'entusiasmo dei tifosi blucerchiati è stato davvero contagioso. Il popolo Doriano ha accolto con entusiasmo Vialli e la prospettiva che un giorno possa rilevare la Sampdoria e diventarne presidente, resta un sogno per tutti i tifosi della Samp. Nel corso della presentazione del libro, Vialli viene incalzato dalla domanda, anche spinto dai cori dei tifosi che all'esterno inneggiavano alla sua presidenza. Vialli però ha dribblato l'argomento abbozzando un sorriso: "Questa è una domanda che non mi devi fare oggi".