Vialli in lacrime nel ricordo di Paolo Rossi: “Si è portato via un pezzettino di me”
La Nazionale di Roberto Mancini è pronta ad iniziare il suo percorso nelle qualificazioni per i Mondiali del 2022. Appuntamento a giovedì al Tardini di Parma per il match contro l'Irlanda del Nord. In quell'occasione sarà osservato prima del fischio finale un minuto di silenzio per Pietro Anastasi, Pierino Prati, Mario Corso, Mauro Bellugi e Paolo Rossi, ricordati anche con il lutto al braccio. Il capo delegazione azzurra Gianluca Vialli, nella prima conferenza stampa da Coverciano si è commosso nel ripensare alle leggende del calcio italiano scomparse negli ultimi mesi.
Perché la Nazionale scenderà in campo con il lutto al braccio contro l'Irlanda del Nord
Nel classico appuntamento davanti ai microfoni della stampa, per la conferenza stampa d'apertura del ritiro di Coverciano, è intervenuto anche Gianluca Vialli al fianco del ct Roberto Mancini. L'ex bomber che ricopre attualmente l'incarico di Capo delegazione della Nazionale ha sottolineato il peso della maglia azzurra: "Uno dei capisaldi della cultura che abbiamo sposato è questa: pensare ai nostri campioni, alla cultura azzurra. Se sei Azzurro una volta, lo sei per sempre: ce lo ripetiamo tutte le volte. È un onore indossare questa maglia, rappresenti l’élite del calcio italiano, una Nazione e la sua storia sportiva. Ma c’è anche un grande onere, quello della responsabilità".
Gianluca Vialli si commuove nel ricordare Paolo Rossi in conferenza stampa
E per questo in occasione del match contro l'Irlanda del Nord che aprirà il ciclo di partite di qualificazione ai prossimi Mondiali, saranno ricordate icone del nostro calcio come Pietro Anastasi, Pierino Prati, Mario Corso, Mauro Bellugi e Paolo Rossi deceduti negli ultimi mesi. Vialli nel ricordo di queste grandi glorie, e in particolare dell'ex compagno Pablito, non è riuscito a trattenere la commozione: "Quando indossi l'azzurro non devi dimenticare chi l'ha indossata prima di te, e tramandarne il ricordo. Ricorderemo Anastasi, Prati, Corso, Bellugi e Pablito Rossi: per me sono stati degli idoli, li ho visti giocare. E il fatto che non ci siano più è come se si fossero portati un pezzettino di me. Con Paolo poi siamo stati anche compagni di squadra, per me è stato un fratello maggiore, una delle persone più belle che abbia conosciuto, li ricorderemo nel migliore dei modi".