Viaggio nel Cesena dei record con mister Toscano e Fabio Artico: “Questo è stato il nostro segreto”
Il Cesena ha dominato il Girone B di Serie C, eguagliando il record di punti del Catanzaro e centrando la promozione in Serie B. La squadra bianconera ha stravinto il campionato e ha riportato il club romagnolo nella cadetteria sei anni dopo l'ultima retrocessione. Un momento attesissimo da parte di una piazza importante che ha vissuto il fallimento e la ripartenza dalla Serie D.
Un dolore che ormai è passato per chi ama questo club, che da diverse settimane ha ottenuto il pass per la B ma ha onorato il torneo fino alla fine e ha eguagliato il record storico del Catanzaro di 96 punti. Una squadra che non ha mai mollato e che ora si prepara a giocare la Supercoppa di Serie C con Mantova e Juve Stabia, ovvero le vincitrici degli altri due gironi: "Il lavoro non è terminato, c'è da continuare quello che abbiamo iniziato e lo faremo fino all'ultimo giorno. Sulla base di quello che avevamo costruito la passata stagione siamo ripartiti dallo zoccolo duro e abbiamo inserito diversi giovani che ci hanno dato una grossa mano: alcuni avevano fatto il loro esordio già l’anno scorso, altri sono stati inseriti quest’anno. Noi non abbiamo mai guardato solo il risultato ma ci siamo basati sempre sul lavoro quotidiano, sul miglioramento partito dopo partita ed è quello che abbiamo fatto anche in queste ultime gare perché dovevamo dimostrare che, nonostante avessimo ottenuto il primo obiettivo, dovevamo rimanere sempre gli stessi e dimostrare di essere la squadra più forte del campionato".
Queste sono le parole di mister Domenico Toscano, che a Fanpage.it ha analizzato in maniera chiara e netta la cavalcata della sua squadra insieme al direttore sportivo Fabio Artico.
Il dirigente del Cesena ha fatto questo sunto dopo la chiusura della stagione: "Abbiamo concluso al meglio questo campionato e ora ci sarà la Supercoppa. Poi ci prenderemo il tempo di decidere e, ovviamente, seguiremo le indicazioni da parte della società per quanto riguarda budget, obiettivi e strategie".
Lo scorso anno la rincorsa alla Serie B del club romagnolo si fermò alle semifinali dei playoff contro il Lecco e quest'anno è arrivata la promozione diretta. Mister Toscano ha analizzato così le differenze con la passata stagione: "Qualcosa di diverso è stato fatto. L’ho fatto io e l’ha fatto la squadra, l’ha fatto lo staff e la società. Abbiamo iniziato a lavorare in maniera differente e per questo mi sento di un allenatore diverso in questo momento. Non abbiamo lasciato nulla al caso perché il calcio è fatto anche di dinamiche da dover saper gestire e bisogna lavorare su più livelli di difficoltà. Questo ci ha aiutato a fare dei numeri straordinari, a esprimere un calcio piacevole, un calcio intenso e dominante".
L'allenatore di Cardeto ha parlato così dell'annata straordinaria del Cesena vista da dentro lo spogliatoio: "Che stavamo costruendo giorno dopo giorno qualcosa di importante sotto tutti i punti di vista: quello tattico e sotto il profilo della consapevolezza della nostra forza, quello tecnico e quello mentale. Perché io dico che in ogni campionato ci sono vari momenti: questa squadra ha alzato sempre l'asticella dal punto di vista mentale rispondendo all’ottimo percorso fatto anche dalla Torres, che c'è stata dietro per tanto tempo e probabilmente ci ha portato a migliorare nei momenti determinanti. La squadra mentalmente è rimasta lucida, solida, consapevole dell'identità che aveva, dello spirito che aveva e del senso di appartenenza che avevamo creato. Questo è stato, secondo me, il segreto di questa annata".
Toscano è l'unico tecnico nella storia del calcio italiano ad aver vinto cinque campionati di Serie C e a questa domanda risponde così: "Credo che tutte le vittorie o le annate abbiano un fascino, una soddisfazione particolare. questa probabilmente è quella dove mi sento un allenatore diverso e ho ottenuto magari risultati diversi perché magari le altre promozioni erano solo il risultato. Invece in questa promozione c'è tanto altro. C'è una costruzione di una filosofia di gioco, di un'identità di gioco, di una crescita dei giovani e dei meno giovani soprattutto perché fa crescere un meno giovane come ti faccio un esempio De Rose, Prestia o altri calciatori come Silvestri che sono cresciuti dal punto di vista mentale e delle prestazioni. Questo credo che sia più soddisfacente e diverso dalle altre perché probabilmente, anzi sicuramente sono stato un allenatore diverso quest'anno".
Cesena è sempre stata una piazza importante e il legame tra squadra e territorio è sempre stato molto forte, tanto che nei giorni dell'alluvione del 2023 anche i calciatori aiutarono a spalare il fango e a svuotare le cantine delle abitazioni. Questo il ricordo di mister Toscano: "La gente qui è fantastica. C'è un seguito, una passione incredibile. Si è immedesimata in questi ragazzi, in questa squadra e ci ha trascinato in questa cavalcata. In quel caso i ragazzi capirono il momento e vollero dare una mano, questo ha aiutato a rafforzare il legame e sono situazione che portano ad aumentare la forza che si mette in campo e tutto il resto viene da sé. Poi è chiaro, se arrivano ancora i risultati è ancora meglio, quindi è tutto perfetto".
Dal 2021 il Cesena è di proprietà americana con John Aiello al vertice della società e il direttore sportivo Artico ha parlato così del modo in cui opera questo gruppo: "Sono molto presenti nel senso che ciclicamente qualcuno del board o della società viene in città, viene in società e stanno 4-5 giorni. Poi ovvio che quotidianamente io sono molto vicino alla squadra, ma seguono molto tutte le dinamiche della squadra e della società, quindi sono molto presenti e hanno come riferimento tecnico me e Marco Valentini che è segretario generale. Io credo che la la capacità loro è stata quella di delegare e di avere fiducia nelle figure che ganno messo nei vari ruoli. C’era già la figura di Mimmo Toscano, che loro conoscevano, e poi siamo arrivati noi ma devo dire che sotto questo punto di vista sono stati veramente una società perfetta perché mi hanno fatto lavorare in autonomia tutto l'anno e si sono fidati di quello che stavamo facendo".
Il dirigente, ex calciatore cresciuto nelle giovanili della Juventus, si è espresso così anche sul lavoro di valorizzazione del settore giovanile: "Quella è un'identità, è un marchio di fabbrica. Nel senso che la valorizzazione di quelli che sono i profili del settore giovanile continuerà, cercheremo di migliorare ancora di più per cercare di portare, come è successo quest'anno, dei ragazzi del territorio in prima squadra. Questa è mission che verrà portata avanti".
Il Cesena si gode la promozione, prepara la Supercoppa e sogna in grande dopo una stagione dominata in questo modo.