Verratti si è tirato fuori dall’Italia: svelato il motivo per cui ha rifiutato la convocazione
"Era impensabile portarli non avendo giocato minuti", aveva detto qualche giorno fa Luciano Spalletti nel motivare la mancata convocazione di Marco Verratti e Jorginho, ovvero due pilastri del centrocampo dell'Italia che appena due anni fa – sembra passato un secolo – aveva trionfato a Wembley nella finale dei campionati europei. Da allora la nazionale azzurra ha imboccato un tunnel che ci ha portato alla seconda dolorosissima esclusione consecutiva dai Mondiali e poi alla sconfitta casalinga con l'Inghilterra dello scorso marzo che ha fatto partire col piede sbagliato le qualificazioni europee, fino ad arrivare alla crisi acclarata con le dimissioni di Mancini in pieno agosto.
Spalletti ha dovuto fare di necessità virtù, utilizzando in Macedonia lo stesso materiale non eccelso che aveva a disposizione il suo predecessore, scontando per lo più il deficit di talento es esperienza dovuto alle rinunce a Verratti e Jorginho. Ma è stato davvero lui a decidere di lasciarli a casa? L'Equipe racconta una verità diversa, almeno per quanto riguarda il 30enne pescarese: sarebbe stato infatti lo stesso Verratti a rifiutare la convocazione per la finestra di settembre, che ora vede l'Italia dover affrontare l'Ucraina dopo aver pareggiato a Skopje, con una classifica del girone che non ammette più errori.
Il giocatore (ancora per poco) del PSG si sarebbe tirato fuori – spiega il quotidiano francese – per un motivo: con zero minuti giocati in questo avvio di stagione con la squadra parigina, non avrebbe avuto la condizione per poter dare al nuovo Ct le garanzie richieste per due impegni decisivi come quelli di questi giorni. Anche la testa di Verratti poi non sarebbe stata quella giusta, visto che proprio in queste ore si sta perfezionando il suo trasferimento all'Al Arabi, club del massimo campionato qatariota dove il pescarese va a svernare in un contesto di livello davvero basso, rinunciando a qualsiasi ambizione sportiva in cambio di uno stipendio altissimo.
In Qatar Verratti si metterà in tasca ben 35 milioni all'anno, molto più del pur robusto ingaggio che il PSG gli aveva riconosciuto nell'ultimo rinnovo di contratto fino al 2026, che era stato sottoscritto appena nel dicembre scorso. A soli 30 anni non dovrebbe essere un addio alla nazionale, ma quanto accaduto a Insigne e Bernardeschi – anche loro campioni di Wembley e completamente spariti dai radar dell'Italia dopo lo sbarco a Toronto – fa pensare che anche per Verratti il trasferimento in un calcio ancora più modesto di quello saudita potrebbe essere il sigillo alla sua carriera ad alto livello.