Verratti non è più lo stesso, a Parigi sono stufi di lui: “Ora è meglio che te ne vai”
La bufera che si è innescata a seguito dell'incredibile sconfitta del PSG contro il Lorient per 3-1, ha fatto infuriare il popolo di fede parigina. Piovono accuse sulla squadra allenata da Galtier che forse beneficia di troppi privilegi per non essere ancora riuscita a vincere una Champions League e faticare a tratti anche in Ligue 1 dopo l'eliminazione dalla Coppa di Francia. Non un periodo facile per una squadra che può contare sul tridente formato da Messi, Mbappé e Neymar che rappresentano al momento i giocatori più forti in circolazione, Haaland permettendo…
Quattro partite nelle ultime sette partite che hanno fatto infuriare i tifosi che sono stufi del comportamento di alcuni giocatori che in campo sembrano essere troppo rinunciatari. Particolarmente turbato dal comportamento di alcuni giocatori è stato Jérôme Rothen che ha attaccato in particolare Marco Verratti, in difficoltà in questi mesi: "Non gioca da tre settimane e fisicamente è un po' fuori forma – ha detto a RMC Sport – Perde un pallone, non diciamo niente (con tono ironico). Eh no, è Marco Verratti, tecnicamente è così forte che ha il diritto di perdere un pallone". Rothen non si dà pace: "Quelli veri, gli appassionati, se ne accorgono. Ti abbiamo fatto crescere, ma ora, se hai rispetto per il club come dici, te ne vai!"
Parole forti che fanno eco a ciò che aveva rivelato qualche giorni fa il quotidiano francese Le Parisien. Secondo quanto scritto il 30enne abruzzese aveva quattro chili in più quando è tornato dalle vacanze post Mondiali. Si sarebbe preso troppa libertà con il suo stile di vita e quando le competizioni sono riprese a gennaio, ha potuto così prendere parte solo a due uscite contro Strasburgo e Lens prima di infortunarsi. Una nuova bufera dunque su Verratti che potrebbe costargli cara. Solo un mese fa sempre dai microfoni di RMC Sport era stato Daniel Riolo, noto giornalista, ad attaccare il giocatore:
"Bisogna rimandarlo a Pescara, così può mangiare gli arrosticini, passeggiare in riva al mare e bere i suoi shot – spiegò duramente -. Non so nemmeno se potrebbe essere titolare nella squadra di mio figlio: è un giocatore da strada". Parole e critiche che Verratti non aveva mai sentito prima d'ora a Parigi, nemmeno dopo la cocente eliminazione dalla Champions per mano del Barcellona in quella clamorosa rimonta del Camp Nou. Ora invece si ritrova nel bel mezzo della critica come capro espiatorio di un gruppo che sembra non remare più dalla stessa parte…