Verratti è sublime con il Psg: possiamo affidargli l’Italia ai playoff che valgono i Mondiali
Nella notte magica di Mbappè non si è spenta la luce di Marco Verratti che con la maglia del Psg è stato tra i protagonisti indiscussi della vittoria in Champions sul Real Madrid. Una gara di sostanza e qualità, di gloria e sacrificio per il centrocampista italiano che è stato sempre al centro della manovra parigina dal primo al 90′. Una condizione psicofisica esaltante e la conferma che ai massimi livelli, Verratti sa prendersi i suoi spazi, un motivo per cui esultano anche i cuori italiani che lo sognano decisivo con la maglia della Nazionale ai prossimi playoff.
Dopotutto se non si trova un attaccante di razza, se i Mbappè e Lewandowski li hanno gli altri, se la Nazionale non riesce a trovare un terminale di qualità e continuità nella girandola delle prove offensive di Mancini, allora è forse proprio il caso di affidare il proprio destino ad altri giocatori, che possono fare la differenza. Direttamente o indirettamente. Marco Verratti fa legittimamente parte di questa schiera di campioni perché con i campioni oramai da sempre è abituato ad allenarsi, giocare e percepirne la mentalità.
La gara vista contro il Real è stato l'emblema di una maturità oramai raggiunta, di una consapevolezza del proprio ruolo per cui il Psg dei Neymar, dei Di Maria, dei Mbappè, dei Messi non ne può più fare a meno. Tantissimi i palloni recuperati e giocati, i tackle riusciti, le verticalizzazioni per i compagni e le incursioni. Tecnica e personalità che per 90 minuti ha permesso al Psg di mantenere altissimi i giri del motore a centrocampo, sempre cercato dai compagni, più preciso di Messi, maggiormente coinvolto nella manovra di squadra di Di Maria.
Un Verratti così è oro da preservare e da coltivare anche e soprattutto per la nostra Nazionale, un elemento imprescindibile su cui costruire qualcosa di importante partendo dalle prossime due (si spera) gare che valgono i Mondiali e che è vietato fallire. In Francia oramai lo amano, se potessero lo inserirebbero tra i Bleus, ma l'abbiamo noi e siamo noi ad avere l'obbligo di sfruttarne appieno tutte le qualità, mettendolo in condizione di esprimersi al meglio. Per Mancini un compito delicato ma non difficile perché è la classe di Verratti che rende tutto facile.