Verona-Inter 2-2: pareggio fatale, i nerazzurri scivolano al quarto posto
Brutta nel primo tempo, letale nella ripresa e poi ancora distratta e incapace di governare il risultato. È tutta qui l'Inter che non va oltre il pareggio al Bentegodi (2-2) lasciandosi rimontare ancora una volta e perdendo terreno in classifica. Adesso è quarta, alle spalle dell'Atalanta che si accomoda sul podio avanti di una lunghezza. Ringraziano anche la Lazio e la Juventus, che pure erano inciampate. Da schiaffi nella prima frazione, quando ha rischiato l'imbarcata. Tutt'altra storia nella seconda parte del match. Di nuovo da "maledire" per il modo in cui incassa il 2-2. È l'Inter che regala una prestazione da Dottor Jekyll e Mister Hyde: le bastano sei minuti per trasformarsi e ribaltare il match con Antonio Candreva. Incubo finito? No, ci penserà Veloso nel finale a castigare la formazione di Conte.
I primi 45 minuti dell'Inter sono pazzeschi, da dimenticare, toglie il fiato e lascia senza parole perfino Antonio Conte. Prima il Verona passa subito in vantaggio poi sfiora il raddoppio e addirittura sembra padrone del campo al cospetto di un avversario stordito, sorpreso, incapace di abbozzare una reazione e contenere il dinamismo dell'Hellas. Che al Bentegodi sarebbe stata difficile lo si sapeva. Che i nerazzurri potessero offrire una prima porzione di match nessuno lo credeva, soprattutto alla luce della sfuriata dell'allenatore e della necessità di riscattarsi subito dopo la brutta figura col Bologna. E poi c'è l'Atalanta che viaggia su media e ritmi di gioco che sembrano d'un altro pianeta, accomodandosi sul podio a un passo dalla Lazio e con l'obiettivo nemmeno tanto recondito di continuare la scalata.
Capita così che per tutta la prima frazione né Gagliardini, né Brozovic o Borja Valero siano in grado di arginare la mediana dell'Hellas nella quale giganteggia Amrabat. Lazovic fa quel che gli pare e manda Skriniar a farfalle (gol lampo), Dimarco fa il bello e cattivo tempo sulla propria corsia, Veloso attraversa una seconda giovinezza e manca d'un soffio il colpo del ko. L'Inter dov'è? Deve essere rimasta nello spogliatoio.
Nella ripresa andrà in campo con tutt'altro piglio. Ci penserà Candreva – il più bersagliato dai tifosi sui social alla fine del rimo tempo – a zittire le critiche e a ristabilire le distanze. L'ex esterno della Lazio aggiusta la mira e ci prova da fuori, innescato da un gran lancio di Sanchez (palla deviata in corner da Silvestri). Poco dopo, invece, si fa trovare pronto per il tap-in vincente: azione avviata da Godin che pesca Lukaku in area del Verona il belga coglie in pieno il palo. Sulla respinta Candreva è il più veloce e fa 1-1. Ci sarà ancora la sua firma in calce al raddoppio: succede tutto nel giro di sei minuti, una manciata di tempo che dà la sveglia ai nerazzurri. Dimarco è sfortunato e nell'occasione la sua deviazione si rivela fatale. Il Verona non molla e quando manca davvero poco alla fine dell'incontro Veloso piazza il sinistro che fissa il punteggio sul 2-2.