Vergogna allo Stadium: Maignan preso di mira con insulti razzisti e bestemmie prima di Juve-Milan
Una sequenza di offese e bestemmie vomitate in campo. Insulti razzisti ripetuti senza vergogna e scagliati come pietre contro il portiere del Milan, Mike Maignan. È successo domenica sera all'Allianz Stadium, mentre il giocatore effettuava il consueto riscaldamento a bordo campo, nei pressi della linea di fondo. Un video ha raccolto tutto, mostrando ancora una volta il lato peggiore di una parte del tifo che ancora fa capolino negli stadi italiani. "Negro, negro… scimmia" sono le parole urlate per disturbare, provocare, innervosire, bollare in maniera dispregiativa l'estremo difensore. Il club ha fatto già scattare i controlli utilizzando le telecamere di sorveglianza per individuare la persona e prendere provvedimenti nei suoi confronti.
Maignan ha fatto finta di nulla. Magari ha anche percepito qualcosa ma è rimasto concentrato sul proprio lavoro e sul match che di lì a poco sarebbe iniziato. La sua presenza contro i bianconeri sembrava in dubbio per un problema alla mano, è andato in campo ugualmente stringendo i denti come tutta la squadra che, sotto di una rete, ha trovato con Rebic la rete del pareggio in uno scontro diretto.
Preso di mira per il colore della pelle. È successo più di recente a Bakayoko, oggetto dei cori di scherno da parte dei sostenitori della Lazio presenti a San Siro. Era accaduto negli anni scorsi (e accade ancora oggi) a Koulibaly del Napoli, che a San Siro s'innervosì e rispose in maniera polemica alla decisione dell'arbitro di ammonirlo prendendo il "rosso". È successo anche lunedì sera alla Dacia Arena di Udine, quando i giocatori del Napoli (oltre al centrale senegalese anche Anguissa e Osimhen) sono stati ripetutamente offesi con cori razzisti oltre ai "consueti" inni al "Vesuvio, alla lava e al sapone" rivolti contro i partenopei.
La migliore risposta è arrivata dal campo: KK è stato l'autore di una bella prestazione e di una rete altrettanto apprezzabile, Anguissa ha sfiorato il gol di testa e Osimhen ha piazzato la sua zampata nel poker di reti che ha consegnato alla squadra di Spalletti la vittoria e il primato in classifica.