Vauvenargues Kéhi morto a 29 anni in un incidente: antepose l’amore per la maglia alla carriera
Non c'è stato nulla fare per Vauvenargues Kéhi. Il portiere 29enne è morto per le conseguenze di un terribile incidente stradale avvenuto sabato. Lutto dunque nel mondo del calcio, per la dipartita di questo ragazzo che attualmente militava nell'ASC Biesheim nel Campionato nazionale 3, lega inferiore del calcio francese. Tanti i messaggi di cordoglio per l'estremo difensore nato in Francia, ma di nazionalità ivoriana. Lo Strasburgo, club in cui ha giocato a lungo in carriera esordendo tra i professionisti lo ha ricordato con un commovente messaggio.
Vauvenargues Kéhi ha fatto tutta la trafila delle Giovanili nello Strasburgo prima di esordire tra i "grandi" nel 2010-2011. Era uno degli idoli della curva, soprattutto perché aveva deciso di restare e partecipare al rinnovamento della squadra, dopo la bancarotta, nel tentativo poi riuscito di riportare in alto il club. Diverse le squadre della Ligue 1 all'epoca interessate alle sue prestazioni, per quel ragazzo che ha dovuto fare i conti anche con tanta sfortuna. Una doppia frattura alla gamba infatti gli impedì di esplodere definitivamente e dopo alcune stagioni non semplici ecco il trasferimento all'ASC Biesheim
François Keller, direttore del Racing Mutest Académie, dirigente dello Strasburgo lo ha ricordato così: "Dopo aver dichiarato bancarotta , Vauv ‘ha deciso di rimanere nel Racing come numero uno anche per acquisire esperienza. Giocare davanti al pubblico di Strasburgo al Meinau è stato per lui più educativo che essere numero tre o quattro in un club di Ligue 1. Per la sua lealtà e perché era un figlio del club, il pubblico di Meinau lo aveva reso uno dei loro beniamini. Faceva parte di un gruppo di sette o otto giocatori formati nel Racing che avevano deciso di restare per vincere in prima squadra e partecipare al rinnovamento del club. In questa generazione del 1992, ho anche un pensiero per Steven Keller, morto nel 2017.”
Nel suo passato anche una partita contro l'Italia Under 21, nel torneo giovanile di Tolone. Vauvenargues Kéhi che aveva deciso di vestire la maglia della Costa d'Avorio e non della Francia, difese i pali degli "Elefanti" contro gli azzurrini allenati all'epoca da Ciro Ferrara. In quell'occasione il portiere dovette raccogliere due palloni all'interno della porta, a causa dei gol di Paloschi e Gabbiadini.