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VAR a chiamata, la FIGC ha chiesto all’IFAB la sperimentazione nei campionati giovanili e in Serie C

La FIGC ha inviato una lettera all’IFAB, l’organo che supervisiona le regole del calcio, per richiedere ufficialmente la sperimentazione del ‘VAR a chiamata’ nei campionati giovanili e in Serie.
A cura di Vito Lamorte
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La FIGC ha inviato una lettera all’IFAB, l’organo che supervisiona le regole del calcio, per richiedere ufficialmente la sperimentazione del ‘VAR a chiamata' nei campionati giovanili e in Serie C.

L’Italia è il primo grande paese europeo a muoversi in questa direzione: oltre ad essere una mossa prettamente tecnica si tratta di una scelta anche politica, dato che la Lega Serie A aveva inserito i challenge tra le possibili riforme e la FIGC ha accolto la proposta nel tentativo di migliorare i rapporti con l'ente. A riportare questa indiscrezione è il quotidiano La Repubblica. 

Anche il designatore degli arbitri italiani, Gianluca Rocchi, ha mostrato una certa apertura a questa innovazione: "Sicuramente il VAR a chiamata è una buona opzione, potrebbe essere uno strumento complementare per aiutare l’arbitro a prendere la decisione corretta".

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La FIGC ha chiesto all'IFAB la sperimentazione del VAR a chiamata

Quello del VAR a chiamata è un argomento di cui si è parlato in occasione dell’incontro dell’ECA ad Atene. Esiste già qualcosa di simile e si tratta del "Football video support", una versione a costi più contenuti rispetto al VAR tradizionale, introdotta dalla FIFA per quelle competizioni che non hanno le risorse necessarie, né economiche né tecnologiche, per utilizzare il sistema VAR completo ed è stato sperimentato a maggio durante la Youth Cup e ai Mondiali femminili Under 20.

Come funziona? L’arbitro va personalmente a bordo campo per rivedere le immagini e ogni squadra ha due possibilità di chiamare l’intervento del replay e favorire così una decisione corretta del direttore di gara. Se la revisione conferma la richiesta della squadra, la chiamata non viene decurtata (come avviene in sport come volley, tennis e football americano). Bastano tre telecamere per far funzionare il Football video support, ed è stato introdotto anche nel calcio a 5. In futuro potrebbe essere adottato anche in Serie C o Serie D.

Se la richiesta della FIGC dovesse trovare riscontri positivi all’IFAB, in Italia ci sarà sì un ‘VAR a chiamata' nei campionati inferiori: in questo momento non verranno autorizzerà sperimentazioni diverse per il ‘Football video support' perché non si vuole mettere in discussione il ruolo dei "Video match official", ovvero gli arbitri che operano nella sala VAR.

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