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Vanoli era all’oscuro dell’addio di Bellanova: “Venduto a mia insaputa, non mi piace la mediocrità”

Bellanova è stato ceduto all’Atalanta ma Vanoli non sapeva niente di questa trattativa: “Non me lo aspettavo, ho detto al presidente in faccia ciò che penso”
A cura di Ada Cotugno
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La cessione di Raoul Bellanova all'Atalanta è stata una sorpresa clamorosa per Vanoli: l'allenatore non sapeva niente della trattativa e d'improvviso si è ritrovato con un titolare in meno a disposizione. Una situazione paradossale per il Torino e il tecnico in conferenza stampa ha deciso di raccontare tutta la sua verità, senza piangersi addosso e lanciando un messaggio chiarissimo anche per la società.

Bellanova ceduto a sorpresa

L'affare è stato lampo. In pochissimo tempo al Torino è stata recapitata l'offerta l'Atalanta e, complice anche il sì del giocatore, la cessione è stata chiusa in pochi giorni. Vanoli era praticamente all'oscuro di tutto, come ha confessato nella conferenza stampa prima della partita contro la Dea: "La cessione di Bellanova? Assolutamente non me la aspettavo, non c’erano avvisaglie. Dopo il Milan è andato anche in conferenza stampa… Io comunque continuerò a fare il mio lavoro, non dobbiamo abbassare la testa davanti a una decisione che non mi compete: a volte si viene feriti, ma se ne esce più forte. Ho un gruppo unito e maturo, ma anche i ragazzi sono rimasti sorpresi. Come ho insegnato, però. dobbiamo voltare pagina".

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Il faccia a faccia con Cairo

Bellanova quindi sarà subito schierato come ex contro il Torino, in una situazione piuttosto paradossale in cui Vanoli era stato lasciato all'oscuro dei piani di mercato. Dai granata non è arrivata nessuna spiegazione in merito alla cessione, ma l'allenatore ha sfoderato tutto il suo orgoglio con parole molto forti dette in un faccia a faccia organizzato con Cairo: "Non sono uno che cerca spiegazioni. Quando una società mi vende un giocatore a mia insaputa, è inutile cercare spiegazioni. Non sono abituato a piangermi addosso. Non sono d’accordo su questa vendita, ma alzo la testa e vado avanti. Ho detto al presidente in faccia ciò che penso. Non mi piace la mediocrità. Ho detto al presidente chi era Vanoli e alla società di avere più coraggio e di tirare fuori tutte le potenzialità".

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