Van Gaal ai Mondiali ritrova un vecchio nemico ed esplode: “Solo tu potevi chiedermelo”
Ci ha messo poco Louis Van Gaal per regalare spettacolo alla vigilia dei Mondiali. Dopo aver annunciato la lista dei convocati in maniera tutt'altro che banale, svelando che diversi calciatori olandesi si sono presentati in videochiamata nudi, anche il primo intervento ai microfoni della stampa in Qatar, ha regalato spettacolo. Dall'inizio alla fine, l'esperto ct ha offerto vere e proprie perle, abbandonando poi la sala dopo una lite con un suo "vecchio nemico".
Eppure l'intervista del ct era iniziata nel migliore dei modi tra sorrisi e battute. Appena arrivato in sala stampa, van Gaal ha subito richiesto agli addetti ai lavori di alzare la temperatura del condizionatore: "Si può abbassare un po' il condizionatore d'aria? Gesù". Un'occasione per sottolineare le difficoltà di adattamento al clima qatariota: "La cosa più importante nei prossimi giorni è l'acclimatazione. Il recupero da tutti i viaggi può richiedere molta energia. Questo è ciò su cui stiamo lavorando per i primi tre giorni. Per il resto le strutture, i campi pratica, gli alberghi qui sono tutti di prim'ordine. Non potrebbe essere migliore".
Dagli applausi però alle critiche, per l'assegnazione del Mondiale al Qatar. Van Gaal si è mostrato perplesso: "Ho sempre espresso la mia opinione al riguardo. La FIFA ha dato la Coppa del Mondo al Qatar per sviluppare il paese in termini di calcio, ma penso che dovresti giocare una Coppa del Mondo in paesi con più esperienza calcistica. Inoltre, questo è un Paese molto piccolo. La mia famiglia e i miei amici hanno molte difficoltà a trovare un alloggio qui. Capisco anche che ci sono persone nei Paesi Bassi che non vogliono guardare la Coppa del mondo per motivi di diritti umani. Penso che abbiano ragione".
Fiducia massima nella sua nazionale, nonostante tecnicamente non sia al livello di altre considerate più competitive: "Credo che non abbiamo i migliori giocatori sulla terra nella nostra squadra. Ma credo nel team building e nella tattica. Credo nell'immaginazione. Parlo sempre di diventare campione del mondo. Perché se puoi immaginarlo, puoi farlo sul campo. Abbiamo giocatori che possono eseguire un piano tattico. Credo che possiamo andare lontano, ma serve anche un po' di fortuna".
Il sorriso dal volto di van Gaal però è sparito quando ha dovuto rispondere alle domande di una vecchia conoscenza, ovvero il giornalista Valentijn Driessen. I due già in passato si erano resi protagonisti di battibecchi, e anche in questa occasione le cose sono andate male, quando il volto noto del De Telegraaf gli ha chiesto dell'esclusione di Cillessen e del motivo per cui non l'abbia chiamato di persona: "Solo tu puoi fare questa domanda – ha risposto irritato Van Gaal – Dopo tutte le analisi e i confronti che abbiamo fatto in un anno e mezzo, pensi che schiererei i peggiori giocatori, vero? Non c'è discussione possibile. Avrei dovuto chiamarlo io stesso? No. Da un anno e mezzo Frans Hoek si occupa della comunicazione con i portieri. È come al solito…".
A quel punto Driessen ha poi provato a fare una domanda, ma van Gaal è esploso abbandonando la conferenza: "Quante domande può fare Valentijn? È sempre lo stesso con te, non rispondo più. Perché è di questo che si tratta. Sei davvero incredibile, voglio restare calmo. A casa hanno visto tutti le domande che fai. Ogni volta è così".