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Van der Vaart spiega la maniacalità di Ronaldo: “L’unico compagno di cui non ho mai visto i genitali”

Rafael Van der Vaart ha giocato insieme a Cristiano Ronaldo al Real Madrid tra il 2008 e il 2009. Una stagione in cui il centrocampista olandese ha saputo apprezzare l’etica del lavoro che caratterizza da sempre Cr7 e la sua grandezza. Il tutto racchiuso in un aneddoto ai limiti dell’imbarazzo: “Era sempre il primo ad arrivare e l’ultimo ad andarsene”
A cura di Alessio Pediglieri
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Cristiano Ronaldo, ovvero "una macchina sportiva perfetta". Così lo ha definito il suo ex compagno di squadra ai tempi del Real Madrid Rafael Van der Vaart, divertendosi ad evidenziare la grandezza di Cr7, capace di precorrere i tempi rispetto a tutti gli altri calciatori a tal punto che ancor oggi per il portoghese "gli anni rappresentano semplicemente un numero". E svelando un retroscena alquanto bizzarro, ma che esplicita nella sua pienezza l'etica del lavoro che caratterizza da sempre Ronaldo: "Resta l'unico calciatore di cui non ho mai visto i genitali".

Battuta, ma non troppo: Rafael Van der Vaart ha voluto regalare una spiegazione inaspettata e decisamente particolare, per cui Cristiano Ronaldo rappresenta il calciatore più professionale con cui ha giocato in carriera. Lo ha fatto, riprendendo un aneddoto che lo stesso ex centrocampista olandese – oggi allenatore e dirigente sportivo – si diverte a ripetere ogni volta gli si dia la possibilità: "Non usciva mai di casa! Racconto sempre questa barzelletta" ha poi aggiunto nella sua intervista a TalkSport, "Ronaldo è l'unico giocatore di cui non ho mai visto i genitali… Era sempre il primo ad arrivare per allenarsi e l'ultimo ad andarsene".

Cristiano Ronaldo e Rafael Van der Vaart hanno giocato insieme a Madrid per una stagione
Cristiano Ronaldo e Rafael Van der Vaart hanno giocato insieme a Madrid per una stagione

Rafael Van der Vaart e Cristiano Ronaldo hanno incrociato le rispettive carriere per una sola stagione. Si sono incontrati al Bernabeu quando l'ex stella del Manchester United si è unito al Real Madrid  – per la cifra record di 100 milioni di euro – nel 2009, prima che l'olandese – che era tra i Blancos dal 2008 – lasciasse il club per il Tottenham Hotspur nell'agosto 2010. In quell'anno il Real non sollevò alcun trofeo ma bastò a Van der Vaart per apprezzare la grandezza di Cr7: "Era già avanti coi tempi, i giocatori di oggi solo ora fanno lo stesso. Il suo allenamento in palestra, la sua dieta, il suo sonno: tutto questo era più importante per lui che allenarsi duramente in campo con gli altri".

Van der Vaart presentato al Real Madrid nell'estate 2008
Van der Vaart presentato al Real Madrid nell'estate 2008

Ronaldo sta ancora strabiliando tutti con la maglia del club saudita Al Nassr: ha calciato il 200° rigore della sua carriera, realizzando il suo 914° gol, inseguendo il sogno dei mille gol in carriera. Il tutto alla soglia dei 40 anni, mentre Van der Vaart, di soli due anni più anziano, ha già appeso le scarpe al chiodo dal 2018: "Per Cristiano l'età resta semplicemente un numero… il suo fisico oggi, wow! È una macchina". Che gli ha permesso di conquistare praticamente tutto, eletto tra i più grandi calciatori di sempre.

Per diventarlo, Van der Vaart ha aggiunto un altro aneddoto sulla personalità che ha permesso negli anni a Ronaldo di essere ciò che oggi rappresenta per tutti: "È stato da sempre un giocatore estremamente egoista. Se si vinceva 6-0 e lui non segnava non era mai contento. Se invece segnava due gol ma la squadra perdeva, a lui andava bene… come con Van Nistelrooy, un altro con cui ho sempre discusso e che non pensava ad altro che ai suoi obiettivi personali".

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