Valencia-Atalanta, un solo spettatore in tribuna: è la statua di Vicente Navarro. La sua storia
C'è un unico "spettatore" sugli spalti del Mestalla ad assistere a Valencia-Atalanta, match valido per il ritorno degli ottavi di Champions. Al posto 164 della fila numero 15 della Tribuna centrale, ecco una statua di bronzo che rappresenta Vicente Navarro, storico tifoso a cui il club spagnolo ha dedicato un monumento per celebrare il suo immenso amore per i "pipistrelli". Nella surreale serata del Mestalla, a porte chiuse per l'emergenza Coronavirus, spicca dunque tra i seggiolini arancioni, il busto di Navarro a rappresentare tutto il popolo valenciano.
Chi era Vicente Navarro il tifoso a cui il Valencia ha dedicato una statua in tribuna al Mestalla
Vicente Navarro Aparicio non era un tifoso del Valencia come tutti gli altri. Un amore per la sua squadra incredibile, che lo ha accompagnato per tutta la vita. Abbonato al Mestalla sin dagli anni '30, il sostenitore dovette fare i conti con un distaccamento della retina che lo rese totalmente cieco. Nonostante tutto, Vicente continuò ad abbonarsi ed andare allo stadio per vivere le emozioni del match del suo Valencia e incoraggiare la squadra, il tutto anche grazie all'ausilio del figlio che al suo fianco gli raccontava le partite. Dopo la sua morte il club ha deciso di dedicargli un tributo particolare: al suo posto in tribuna è stata inserita una statua di bronzo per ricordarlo nel migliore dei modi.
Vicente Navarro solitario sugli spalti del Mestalla in Valencia-Atalanta
Anche prima del match contro l'Atalanta, disputato a porte chiuse per l'emergenza Coronavirus, il Valencia si è "affidato" al suo storico tifoso celebrato sui social con queste parole: "La figura di Vicente Navarro rappresenterà questa sera le migliaia di valenciani che sosterranno il corpo e l'anima della squadra di tutto il mondo". Una splendida storia, quella di Navarro in una serata in cui i tifosi della formazione spagnola non hanno fatto una bella figura, radunandosi a centinaia all'esterno dello stadio, ignorando tutte le disposizioni per cercare di limitare al massimo il numero di contagi per l'epidemia Coronavirus.