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Valanga di critiche sulle immagini di Eriksen in TV, la BBC costretta a scusarsi

In molti ieri sera hanno criticato l’indugiare delle riprese televisive sui disperati soccorsi portati a Christian Eriksen dopo il malore che lo ha colto durante Danimarca-Finlandia. Un accanimento eccessivo e pruriginoso all’insegna dell’audience, che ha costretto la BBC a scusarsi con i telespettatori. Il regista delle riprese invece si difende: “Era tutto necessario per raccontare l’emozione”.
A cura di Paolo Fiorenza
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Diritto di cronaca contro rispetto per la dignità di un uomo che lotta disperatamente tra la vita e la morte: sabato sera – a margine del dramma, fortunatamente finito bene, di Christian Eriksen – sui social sono divampate feroci le polemiche sulle immagini trasmesse dalle TV dopo che il giocatore della Danimarca si era accasciato esanime al suolo. A quel punto molti ritenevano opportuno ed ‘umano' non continuare a riprendere quanto poi è accaduto dopo, dai primi soccorsi dei compagni, alle manovre di rianimazione dei medici, alle lacrime della compagna del danese.

Su Twitter sono decollati hashtag che non hanno bisogno di spiegazioni: #sciacalli, #vergognatevi, #cancellate. Una marea montante che è diventata valanga ed ha visto esprimersi in maniera dura anche Ian Wright, ex bomber di Arsenal e Nazionale inglese, che ha urlato: "Tagliate e tornate in studio!".

La protesta è stata tale da costringere la BBC, che in Inghilterra trasmette gli Europei, a scusarsi dopo qualche ora tramite un portavoce, che ha scaricato le responsabilità sull'UEFA: "Ci scusiamo con chiunque sia rimasto sconvolto dalle immagini trasmesse. La copertura all'interno dello stadio è controllata dall'UEFA in qualità di emittente ospitante e, non appena la partita è stata sospesa, abbiamo disattivato la nostra copertura il più rapidamente possibile".

Anche Gary Lineker, ex campione inglese adesso opinionista di punta del network, ha usato espressioni simili con un tweet: "Capisco che alcuni di voi siano rimasti arrabbiati con alcune delle immagini mostrate (lo eravamo anche noi). Ovviamente queste erano le immagini prodotte dall'ospite e fuori dal nostro controllo. Le inquadrature sarebbero dovuto restare larghe in una diversa zona dello stadio. Scusateci".

Dal canto suo, il regista delle riprese che coprivano il match si è difeso dalle accuse di aver trasmesso immagini shock: "Il nostro produttore era in contatto con l'UEFA. Le istruzioni erano chiare: ci era stato detto di non fare un'inquadratura stretta o un primo piano del massaggio cardiaco, ma non ci sono stati problemi a riprendere l'emozione", precisa il francese Jean-Jacques Amsellem."Non ci sono specifiche per questo genere di cose – spiega ancora – Durante tutta la diretta che è seguita, in realtà sono andato a un certo punto con le telecamere sui danesi in lacrime, perché tutto era necessario. Ed anche l'emozione dei finlandesi, quella del pubblico, ma non ho trovato che fossimo nel pathos o nel torbido. Non lo chiamo voyeurismo. Ma la cosa più importante, sinceramente, è che sia fuori pericolo".

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