Una telefonata di Agnelli cancella l’esonero di Allegri: Nedved ci provava da giorni
Non sta vivendo un periodo semplice la Juventus. È iniziata la seconda stagione dell'Allegri 2, che doveva portare la ‘Restaurazione' della vecchia regola secondo cui i bianconeri erano avanti a tutti e gli altri erano costretti a inseguire . Il calcio, però, non è solo una somma di cose e ci sono alchimie e situazioni che possono cambiare da un momento all'altro. La Vecchia Signora non ha iniziato bene la stagione 2022-2023 e ad essere finito sul banco degli imputati è proprio Massimiliano Allegri.
L'allenatore livornese è nel mirino di tifosi e critica da tempo immemore ormai, ma le vittorie e la sua dialettica gli avevano sempre consentito di ritagliarsi un posto al sole. Le cose non vanno più bene quando mancano i risultati. La Juve non pratica un gioco spettacolare e in alcune gare si è dimostrata molto in difficoltà nel dover prendere in mano il pallino in alcune situazioni.
I bianconeri non vincono dal 31 agosto, contro lo Spezia, e nelle ultime cinque partite sono arrivati due pareggi e una sconfitta in campionato più le due batoste in Champions League che complicano il cammino nel girone. La Juve non va ed è lontanissima da come l'avevano immaginata società, tecnico e tifosi: nei prossimi giorni si riunirà il consiglio di amministrazione del club bianconero per esaminare il bilancio 2021/2022 e capire che direzione prendere nelle prossime settimane per uscire da questa crisi. Ma già nelle scorse ore ci sono state riflessioni, confronti e scontri.
La Juventus ha deciso di andare avanti con Allegri anche dopo la sconfitta di Monza e con la sosta delle nazionali che avrebbe lasciato un po' di spazio per lavorare ad un ipotetico nuovo tecnico ma non tutti la pensano allo stesso modo nella dirigenza bianconera.
Già da venerdì, quindi prima della brutta prova dell'U-Power Stadium, Pavel Nedved spingeva per l’esonero ma Andrea Agnelli e Maurizio Arrivabene hanno sempre portato avanti la loro contrarietà a questa decisione: il presidente bianconero, però, ha chiamato il tecnico per confermargli la volontà di andare avanti insieme ma serve una svolta immediata.
Non sarebbe semplicissimo nemmeno sa livello economico, perché il contratto da 7 milioni netti più bonus a stagione fino al 30 giugno 2025 impone alla società: un eventuale esonero al lordo costerebbe quasi 40-50 milioni di euro, considerando anche lo staff, e a questi andrebbero aggiunti i costi dell'eventuale nuova guida tecnica.
Si respira un'aria molto pesante in casa Juventus e la sosta arriva in un momento in cui forse può aiutare tutti a ragionare con calma ma la mancanza di gare ufficiali lascerà quest'aura di delusione e di insoddisfazione fino alla sfida casalinga contro il Bologna, quando non ci saranno più alibi e si dovrà invertire la rotta per evitare di perdere ulteriore contatto con la vetta.